Lettera su celibato preti e preti sposati
“Gentile redazione,
si è discusso molto in questi giorni delle iniziative poste in essere dal Papa per affrontare il problema, direi la terribile piaga, della pedofilia nella Chiesa. Non è stato molto chiaro quale sia stato l’epilogo dell’ultimo incontro voluto da Francesco a Roma con vescovi da tutto il mondo, per definire e affermare la linea da tenere con chi si macchia di questo crimine che è l’abuso sessuale sui bambini. È molto chiara invece la posizione del Pontefice, che però non sarà mai sufficiente ad arginare il fenomeno finché, a mio parere, non sarà affrontato un altro grande tema: il celibato dei prelati.
Non se ne parla, ma potrebbe risiedere proprio lì il nodo della pedofilia. Non nell’omosessualità dei preti, come spesso si pensa e si dice, per quanto possa anche capitare che un prete pedofilo sia omosessuale o un omosessuale sia anche pedofilo. Ma non è, non può essere questa la causa principale per chi commette l’aberrante crimine su minori.
Chi abusa, nella Chiesa e fuori, può benissimo essere etero con problemi che vanno oltre l’orientamento sessuale e trova nei minori, spesso indifesi, fragili, provenienti da situazioni di disagio e facilmente circuibili il ‘soggetto’ adatto per dare sfogo ai propri bassi istinti.
Pertanto non sarebbe affatto da associare l’omosessualità agli abusi sui minori in nessun caso. Le violenze sono sempre e comunque deprecabili a prescindere da chi le compia, e quando a compierle è un prete è semmai un’aggravante in una già gravissima situazione.
Per questo penso che il celibato, come anche il nubilato (perché anche i casi di abusi tra le suore non sono rari), debbano essere aboliti dalla Chiesa e debba essere lasciata ai religiosi la stessa possibilità di scegliere che hanno tutti gli uomini e le donne sulla faccia della terra”.
Lettera Firmata
fonte: Unione Sarda