Il celibato non è intrinsecamente legato all’ordine
L’idea che il prete debba vivere lo stesso genere di vita di Cristo è molto diffusa, in particolare dopo la riforma tridentina e la scuola francese di spiritualità. È una base su cui pensare il presbiterato, ma non è esclusiva. Corrisponde ad un’epoca determinata, che trova le sue radici nella teologia eucaristica del XII secolo. Prima, c’era un modo più comunitario di intendere il mestiere del prete, considerato come l’intendente del vescovo. Rimettendo il vescovo al centro della vita della Chiesa e del sacramento dell’ordine, il Vaticano II ha permesso di pensare il prete non più solo come un rappresentante personale di Cristo, ma anche nel suo legame strutturale e tradizionale con la comunità.
Intervista a Thibault Joubert, a cura di Loup Besmond de Senneville e Céline Hoyeau
in “La Croix” del 15 febbraio 2014 (traduzione: www.finesettimana.org)