“E se ci becchiamo l’Aids? Bisogna prenderlo per le palle e per il…”. Le paure e le aspirazioni delle Papi girls su Berlusconi nelle intercettazioni degli sms

Erano talmente tranquille e innocenti, le feste ad Arcore, che le Papi Girls avevano paura di prendere l’Aids. Questa la risultanza dall’analisi di alcuni sms inviati tra di loro all’indomani delle serate con Silvio Berlusconi, riportate da un articolo di Antonella Mascali sul Fatto Quotidiano:

Le papi-girls l’8 gennaio scorso, parlano con gran sollievo dei risultati del test Hiv. Non scriveremo i nomi per rispetto del diritto alla salute. Le chiameremo Maria e Giovanna. “A m o re ”, “Piccola”. “Hai fatto? Tutto a posto?”, chiede Maria. E Giovanna: “A posto, sì. Globuli bianchi a posto, non abbiamo nessun Aids”. La paura è passata, ma è stata tanta: Maria: “Amò, avevi dubbi avevi?”. Giovanna: “Mah, sai, quando uno va a letto con 80 donne, non si sa mai nella vita”. Poi ci sono Aris e Iris che il 12 ottobre 2010 descrivono come un bordello le abitazioni di via Olgettina dove alcune delle giovani donne abitano in appartamenti pagati da Berlusconi: “Ah che zoccolame questa casa, questo condominio diventa sempre più un puttanaio”. E poi ci sono altre intercettazioni, oltre quelle già note e allegate nell’avviso a comparire per Berlusconi del 14 gennaio scorso, che parlano di regali, di soldi, di bonifici. Si lamenta Barbara Guerra: “C’ho le palle girate perché ieri è arrivata quella con la Mini Cooper che gli ha regalato a luglio, e a me m’ha regalato la Smart a giugno… adesso giuro che gliela chiedo un’altra macchina cioè, vaffanculo! Cioè”.

E tra le ragazze c’è anche chi pensa a ricattare il premier:

“Secondo me non becchiamo”, dice Nicole Minetti a Barbara Faggioli il 25 ottobre 2010. La Faggioli concorda: “Anche secondo me”. Minetti: “Stamattina Miriam ed Eleonora sono venute e hanno preso”. Faggioli si infuria: “ Sti cazzi”. Il giorno dopo, il 26 ottobre 2010, è la diciottenne Iris Berardi (che chiama Il Corriere della Sera, il giornale della sera) a scrivere con un sms di soldi e del suo disagio per il tipo di vita che sta conducendo: “Sto andando alla festa tesorino, mamma mia è incredibile lo schiffo ke fa il denaro, in questo momento mi sto faccendo schiffo da sola!”. Ma i soldi sono il chiodo fisso di queste giovani donne. E pensano continuamente a come ottenere il massimo dal presidente del Consiglio. Questi gli sms che si scambiano il 25 dicembre 2010 Nicole Minetti e Barbara Guerra: “Oltre che per le palle bisogna prenderlo per il caz… Domani se è aperto vado in un sexy shop e prendo un po’ di cose per me e te: più tro…siamo più bene ci vorrà…. Tro…Tro…tanto ormai abbiamo la confidenza per fare qualsiasi cosa….”.

Infine, ci sono i sempre più cospicui bonifici:

Quelli già noti ad Alessandra Sorcinelli (160 mila euro dal 2009 al gennaio 2011. L’ultimo bonifico 3 giorni dopo le perquisizioni) o alla mamma di Noemi Letizia, Anna Palumbo (20 mila euro). E quelli a favore di ragazze il cui nome non era ancora venuto fuori. I versamenti più cospicui sono stati per Adelina Escalona Maria Alonso ( 50 mila euro) e Valentina Costanzo (40 mila euro). Ci sono anche soldi per Lele Mora ed Emilio Fede, accusati insieme a Nicole Minetti di favoreggiamento della prostituzione e concorso in prostituzione minorile. Tra agosto e ottobre 2010 la Guardia di finanza rintraccia tre versamenti di 100 mila euro ciascuno che dai conti di Berlusconi (banca popolare di Sondrio e Monte dei Paschi di Siena) finiscono a Lele Mora.
di Dario Ferri – giornalettismo.com

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