Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dà oggi l’incarico al futuro premier, che dovrà condurre l’Italia al voto: luglio, o forse a ottobre, mese sul quale i partiti aprono più di uno spiraglio di trattativa. Veti incrociati e ultimatum fra Lega e Fi su governo di tregua e alleanza col M5s. Giorgetti chiede a Berlusconi di appoggiare un esecutivo Lega-M5s e avverte: ‘Se vota il governo del presidente finisce l’alleanza’. E Berlusconi ‘smentisce fermamente le indiscrezioni secondo le quali sarebbe pronto a dare un appoggio esterno ad un governo guidato da M5S e Lega’. Di Maio alla Lega: se hanno novità lo spieghino al Quirinale; e chiede un decreto per votare a giugno. Mattarella striglia i partiti: ‘Io sono arbitro imparziale, ma serve la correttezza dei giocatori’. Il 19 maggio l’assemblea nazionale del Pd. Alla domanda su chi sarà il leader del centrosinistra alle prossime elezioni, Renzi risponde: “Tendenzialmente sarà Gentiloni, specie se si voterà presto, naturalmente non voglio tirarlo per la giacchetta”.
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