Pianeta preti sposati: riflessioni a margine delle dichiarazioni di don Bollettin

Sabato 8 novembre alle ore 18, presso la sede delle missionarie comboniane  di Verona Federico Bollettin ha presentato il suo libro.

Il sito il dialogo ha pubblicato il 10 Novembre un’intervista di Carlo Castellini.

Per don Bollettin ufficializzare la sua storia d’amore , ha significato  uscire allo scoperto, mostrarsi e quindi vivere pienamente.

L’unica cosa che ha contestato  ai suoi  educatori e professori del Seminario è il fatto di aver insegnato, ai giovani ingenui, che esiste una Verità e che coincide esattamente con le teorie della dottrina cattolica. Per loro sono i dogmi e le formule, a costruire la  personalità dei seminaristi e non viceversa.

Il prete sposato si è sentito ingannato:  «il celibato obbligatorio e la chiusura-repressione nei confronti della Donna vengono imposti come strumento per essere più produttivi nell’ “azienda-Chiesa”»

Sa don Federico di non essere in sintonia con il pensiero ufficiale della Chiesa Cattolica, però si sente parte di un movimento sempre più vasto che lotta per un rinnovamento ecclesiale.

Il suo sogno  sarebbe continuare ad essere prete sposato a servizio della comunità locale.

Nell’intervista racconta anche dei suoi contatti con don Sante Sguotti: «ci siamo incontrati spesso, per condividere le nostre esperienze ma non per progettare un percorso insieme. Lui si sente cattolico al 99 per cento, io no. Secondo me la questione non è il sacerdozio uxorato o il matrimonio dei separati o divorziati, ma il rinnovamento radicale della Chiesa, partendo dal recupero di una lettura, approfondita e comunitaria, della Parola di Dio, scritta e orale».

La redazione dei sacerdoti lavoratori sposati ha inviatato don Bollettin ad un incontro.

Un movimento come il nostro già operante da anni potrebbe essere un propellente nuovo per la causa dei sacerdoti sposati, che ormai operano quasi tutti autonomante non sentendosi totalmente rappresentati dalle vecchie associazioni di preti sposati. Lo staff di Milingo e l’impresario pubblicitario di don Sguotti hanno gettato una cattiva luce mediatica alla causa dei sacerdoti sposati, senza che Milingo stesso e don Sguotti siano intervenuti direttamente per arginare le figuracce. C’è in questi anni un grande vuoto associativo e molti movimenti e associazione solo spesso operanti per il reinserimento nel ministero cattolico, o per un blando rinnovamento che non disturba le gerarchie. Molti poi cercano di istituzionalizzare il fenomeno preti sposati per un accaparramento numerico di ministri per servizi vari a chiese e chiesucole (ndr).

Sulla sessuofobia ecclesiastica don Federico ha dichiarato: «La Chiesa ha creato una mentalità repressiva e oppressiva per un discorso di controllo e di dominio delle coscienze. In realtà, la repressione di una dimensione così fondamentale della persona che è la corporeità, crea delle personalità immature, tristi e violente».

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