Dubbi Ue su norme antievasione. Salvate feste civili no patronali

Roma, 3 set. (TMNews) – Sono salve le feste civili che la manovra spostava o accorpava alla domenica: resteranno quindi il primo maggio, il 25 aprile e il 2 giugno. La commissione Bilancio del Senato ha approvato all'unanimità un emendamento del Pd accolto dal relatore, Antonio Azzollini. Resta l'accorpamento alla domenica per le feste patronali, con l'eccezione della festa del patrono di Roma, San Pietro e Paolo, che è tutelata dal concordato. Sono salvi dalla soppressione anche gli enti di ricerca e culturali sotto i 70 dipendenti. E ai dubbi della Ue sugli importi previsti dalla lotta all'evasione ha risposto il ministro Tremonti: l'impianto della manovra è solido.

"L'eccessivo affidamento" alla "lotta contro l'evasione fiscale" previsto nell'ultima manovra dell'Italia preoccupa Bruxelles, ha affermato Amadeu Altafaj Tardio, portavoce del Commissario Ue agli Affari economici e monetari Olli Rehn.

"La Commissione sta monitorando il dibattito parlamentare che porta all'approvazione del pacchetto" di misure, ha spiegato il portavoce, "ovviamente aspetteremo il testo finale per fare una valutazione completa. Tuttavia, mentre non ci aspettiamo che gli obiettivi concordati sul deficit siano messi in discussione, siamo preoccupati nel vedere eccessivo affidamento alla lotta contro l'evasione fiscale nella nuova proposte, dal momento che l'efficacia delle misure in quest'area è sempre molto difficile da valutare, è molto difficile prevedere il loro impatto sul bilancio".

Ma secondo Roma la manovra è totalmente solida nei saldi di copertura. Il governo ha attuato un radicale cambiamento nella strategia di contrasto all'evasione fisacale. E' la rassicurazione del ministro dell'Economia Giulio Tremonti al commissario Ue agli Affari economici e monetari Olli Rehn, in una conversazione telefonica, dopo le critiche arrivate oggi da Bruxelles sulle misure antievasione messe in campo dal governo.

"In Italia l'evasione fiscale e contributiva è enorme. Negli ultimi tre anni per effetto del contrasto all'evasione è già stata effettivamente incassata una cifra pari a circa 25 miliardi di euro. La manovra attualmente in discussione al Senato prevede un intervento di recupero da evasione pari a circa 700 milioni di euro nel 2012, pari a circa 1,6 miliardi nel 2013, incremento che sarà effetto di un radicale cambiamento nella strategia di contrasto all'evasione fiscale . Contrasto che non si svolgerà più solo dal lato della repressione ma anche dal lato della prevenzione: dal coinvolgimento sul territorio dei Comuni, alla trasparenza bancaria fino alla riforma delle sanzioni penali. Il rapporto tra le cifre di entrata previste come sopra in rapporto e l'intensità dei cambiamenti assicura che l'obiettivo di entrata non solo sarà solo centrato ma ampiamente superato. Per il resto la manovra resta invariata e totalmente solida nei saldi di copertura". Così una nota del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

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