Don Massimo Cortellazzi diventa un prete-operaio. Anzi: un prete-autista. Ha rinunciato allo “stipendio” da prete, il mensile corrisposto dall’ Istituto centrale per il sostentamento del Clero della Cei, e si è messo al volante per conto di un’azienda che fa autotrasporti.
Don Massimo Cortellazzi al lavoro
Una scelta di vita decisamente radicale quella del collaboratore pastorale di Soncino, Isengo e Casaletto di Sopra. Ce non ha mancato di suscitare qualche perplessità. Il sacerdote ha infatti rinunciato al proprio mensile ed è stato assunto regolarmente da un’agenzia di autotrasporto di Manerbio (Bs). Guiderà i pullman verso destinazioni di tutta Europa. Ma non lascerà l’abito talare. “Voglio fare un’esperienza diversa” ha raccontato in un’intervista a Cremascoweek. Ma se la scelta di diventare un “prete-operaio” è stata bene accolta dai suoi colleghi, alcuni parrocchiani hanno storto il naso. “Non cambierà nulla” assicura lui. E invece…
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