Mentre si umilierà a chiedere perdono alle più svariate categorie di persone nell’anno giubilare del 2015 la Chiesa presti anche attenzione a una vasta categoria di suoi figli perseguitati, i preti sposati.
Il celibato ecclesiastico non ha nulla di intrinsecamente sacro perché imposto solo da una norma del Codice di Diritto Canonico.
I preti sposati con regolare percorso canonico di dimissioni dagli impegni pastoralei, dispensa dagli obblighi del celibato e matrimonio religioso dovrebbero continuare a esercitare un ministero che hanno abbracciato in nome di una autentica vocazione.
L’associazione dei sacerdoti lavoratori sposati auspica che il celibato dei preti diventi un tema di autentica riflessione giubilare che conduca a una cambio della normativa canonica e alla riammissione nel ministero pastorale dei sacerdoti sposati.
sacerdotisposati@alice.it