La macchinazione, Pasolini ultimo atto. Trailer in esclusiva Massimo Ranieri è uno straordinario PPP. Film e richiesta di commissione d’inchiesta su mistero morte
Arriva il 24 marzo in sala con Microcinema La macchinazione, racconto degli ultimi tre mesi di vita del poeta, firmato da David Grieco con Massimo Ranieri nei panni del regista con una incredibile somiglianza fisica. (di Francesca Pierleoni)
“Ho conosciuto Pasolini quando ero molto giovane – ha spiegato Grieco parlando in questi mesi del film -. Mi ha insegnato che la strada per arrivare a toccare con mano la verità è pensare con la propria testa e questo mi ha permesso di avere delle intuizioni ripercorrendo la sua vicenda e il modo in cui è morto. Anche se 40 anni dopo la verità non è ancora venuta a galla”.
‘La macchinazione’ che sarà presentato in anteprima il 1 marzo in una proiezione alla Camera dei Deputati, ha fra i punti centrali l’estate del 1975 e traccia un percorso nel mondo di interessi, politica e criminalità con cui Pasolini si confrontava e che denunciava. Si passa per l’incontro con il ‘ragazzo di vita’ Pino Pelosi (Alessandro Sardelli) e l’universo malavitoso con cui è a contatto; la conoscenza con Giorgio Steimetz (Roberto Citran), uno strano personaggio dal nome di fantasia, che ha scritto un libro di denuncia contro Eugenio Cefis, l’uomo dell’Eni, della Montedison; il furto del negativo del suo ultimo film, Salò o le 120 giornate di Sodoma. Un’implacabile catena di avvenimenti che culmina il 2 novembre del 1975, all’idroscalo di Ostia, con l’omicidio del regista. Fra gli interpreti del film (che esce a due anni dal ‘Pasolini’ di Abel Ferrara) anche Libero De Rienzo, Milena Vukotic (nei panni della madre dello scrittore), Matteo Taranto e Francois-Xavier Demaison.
Massimo Ranieri, “aveva paura ad affrontare il ruolo, ma si è dato con grande generosità, la sua prova è straordinaria”, ha detto il regista. Il cantante e attore ha partecipato alla conferenza stampa indetta alla Camera per sollecitare l’istituzione della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul delitto Pasolini, richiesta dalla proposta di legge presentata dai deputati Paolo Bolognesi (Pd) e Serena Pellegrino (Si). “Voglio la verità come cittadino – ha detto Ranieri -. Pasolini lo stimavo, lo apprezzavo come poeta e come intellettuale, ma non ci eravamo mai conosciuti. Solo una volta, poco prima che venisse ucciso, ci incontrammo nello spogliatoio di un campetto di calcio e lui mi disse: ma lo sai che è proprio vero! Noi due ci assomigliamo”. Grazie a Grieco “ho avuto modo di dare vita a un ruolo che sentivo inevitabile”
