L’ultima incarnazione di Milingo: terzo patriarca d’Africa

La “nomina” dell’arcivescovo cattolico scomunicato è avvenuta qualche settimana fa

di Marco Tosatti

L’ultima e più recente incarnazione di Emmanuel Milingo, l’arcivescovo cattolico scomunicato e ridotto allo stato laicale dopo la sua clamorosa “fuga” e il matrimonio con una donna coreana, Maria Sung, è quella di Terzo Patriarca dell’Africa. Ha ricevuto con solenne dignità la nomina, nel corso di una cerimonia avvenuta qualche settimana fa alla Barlsarstone Park School, vicino alle Twikatane Farms, a Lusaka, la città in cui ha rivestito – decenni fa – il ruolo di arcivescovo cattolico romano. Ma in precedenza, in Camerun, si era già svolta una cerimonia analoga. Sponsorizzata da cinque delle chiese cristiane più o meno autocefale e autogestite di cui pullula il Continente.

A Lusaka invece la cerimonia si svolgeva sotto gli auspici della Chiesa Cattolica Apostolica Ecumenica della Pace. Milingo è stato installato come patriarca, incaricato dell’Africa meridionale, e cioè: Camerun, Congo Brazzaville e altri Paesi. L’ombrello di Chiesa che lo ha nominato comprendevala Vecchia Chiesacattolica,la Chiesa CattolicaOrtodossa, la Chiesaliberal Cattolica di Spagna, la Chiesa carismatica del Brasile, la Indipendent Catholice altre ancora dagli Stati Uniti e altre zone del pianeta.

“La mia nomine ha due significati – ha dichiarato Milingo -. La prima è che i leader delle Chiesa africane pensano che io abbia raggiunto l’età per essere un anziano fra i vescovi. In secondo luogo mi hanno osservato e sentono che con l’uso della mia esperienza spirituale ho grandemente contribuito all’unità della Chiesa. Hanno visto come ho sofferto in silenzio molte ingiustizie”.  Fra gli altri, c’era l’arcivescovo Stallings, fondatore del Tempio Imani di America, un ex gesuita. La cerimonia ha avuto inizio con una celebrazione tradizionale Ngoni, seguita da una messa in stile cattolico.

Attualmente l’Africa ha altri due patriarchi sullo stile di Milingo. Il primo vive ad Alessandria, e il secondo in Etiopia. Milingo adesso ha 80 anni. E dopo un lungo periodo di silenzio stampa è riapparso sotto la luce dei media in Corea, per partecipare alla “cerimonia di ascensione” del reverendo Moon, morto di polmonite a 92 anni; l’uomo che ha fondato la propria chiesa in Corea, la Unification Church, e che nel2001 hacelebrato a New York il matrimonio fra Emmanuel Milingo – allora ancora arcivescovo di Santa Roma Chiesa – e Maria Sung. Milingo dopo un ritorno emozionale in seno alla Chiesa cattolica e una clamorosa fuga è stato scomunicato nel 2006 e ridotto allo stato laicale nel 2009.  Sembra, secondo alcuni, chela Unification Church appoggi finanziariamente anche quest’ultima mossa del fantasioso prelato zambiano, che ha fondato, e guida, un movimento chiamato “Married Priest Now”, che vuole raccogliere sotto le sue ali sacerdoti e vescovi sposati di tutto il mondo, e spingere Roma a permettere ai sacerdoti il matrimonio. Dopo la fuga clamorosa Milingo è tornato con Maria Sung, che lo segue e accompagna costantemente. Qualcuno ha parlato della possibilità che Milingo diventasse il successore di Moon; ma la nomina a Patriarca rende questa ipotesi improbabile. I leader della Unification Church apprezzano molto Milingo e il suo lavoro. Ma in Africa. Il figlio più giovane di Moon, il reverendo Hyung-jin Moon è stato designato come successore spirituale, mentre suo fratello, il reverendo Kook Jin Moon si occuperà della rete economica della Unification Church in Corea e nel mondo.

Fonte: Vatican Insider

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