Le quote
Per i bookmaker non c’è storia, il prossimo Papa sarà uno tra il cardinale italiano Pietro Parolin e quello filippino Luis Antonio Tagle. Ma il Conclave, come già avvenuto in passato, può riservare sorprese. Va però registrato come le agenzie di scommesse siano al lavoro per promuovere le quote più accattivanti, pronte ad aggiornamenti last minute su eventuali defezioni o inaspettati scatti in avanti dei cosiddetti ‘papabili’. Stando alle quote delle agenzie britanniche, da sempre le più attive e fantasiose sul fronte delle scommesse extra-sportive, Parolin – attuale segretario di Stato vaticano -, ha il 35% di possibilità di salire al soglio pontificio, mentre il filippino Tagle – pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione – è al 25%. Si tratta comunque di valutazioni in continua evoluzione e con scarti relativamente ravvicinati. Ai primi posti vengono quotati anche l’ungherese Peter Erdo, il portoghese Jose Tolentino, altri due italiani (Matteo Zuppi e Pierbattista Pizzaballa) e gli africani Fridolin Ambongo Besungu, Peter Turkson e Robert Sarah.
Il Conclave
Il processo per eleggere un nuovo papa è lungo e segreto. La maggior parte dei 252 cardinali del mondo si sta recando a Roma per prendervi parte. I prelati sotto gli 80 anni, circa 135, si stanno preparando a entrare in Conclave per eleggere il prossimo pontefice. Una volta iniziato, cosa che per legge della Chiesa non dovrebbe avvenire prima del 6 maggio, i cardinali saranno completamente isolati dal mondo moderno finché non verrà nominato un nuovo papa. Nel frattempo, potranno partecipare a eventi pubblici e rilasciare interviste su ciò che cercano nel loro prossimo leader. «Leggere i segnali pre-conclave per identificare i candidati papali è complicato, perché di solito sono molto sottili», ha affermato alla Reuters John Thavis, corrispondente del Vaticano che ha seguito tre papati.
I funerali di Giovanni Paolo II celebrati da Ratzinger
Il funerali del papa di sabato 26 aprile saranno il primo grande momento in cui osservare i segnali di chi potrebbe essere il successore. I cardinali presenti ascolteranno attentamente l’omelia tenuta dal cardinale italiano Giovanni Battista Re, capo cerimoniale del Collegio cardinalizio e funzionario vaticano in pensione.
Al funerale di Papa Giovanni Paolo II nel 2005, l’omelia fu pronunciata dal cardinale tedesco Joseph Ratzinger, che pronunciò quella che molti considerarono una toccante dizione sulla vita e l’eredità del defunto Papa. Undici giorni dopo, Ratzinger sarebbe stato eletto papa Benedetto XVI. Giovanni Battista Re ha 91 anni, non può entrare in Conclave e non è un candidato papale. Ma gli addetti ai lavori si aspettano che possa comunque cercare di offrire una guida per i cardinali che attendono di riunirsi, o una indicazione sul descrivere i bisogni della Chiesa cattolica oggi.
Le messe e le riunioni dal quale emerse Bergoglio
Il funerale papale segna il primo di nove giorni di lutto nazionale per la Chiesa mondiale. Un’altra messa di lutto nazionale si terrà domenica in piazza San Pietro. Sarà presieduta dal cardinale italiano Pietro Parolin, spesso citato come uno dei principali candidati alla carica di Papa. Un detto molto noto recita così: «Chi entra in Conclave da Papa, ne esce Cardinale». Quindi affidarsi alle “quote” o alle “voci” sui favoriti potrebbe non essere molto producente. I cardinali che soggiornano a Roma spesso celebrano messe nelle chiese di tutta la città. Le omelie che pronunciano in quelle occasioni potrebbero dare indicazioni su ciò che stanno pensando. Da lì potrebbero emergere altri indizi sulle linee che i cardinali intendono seguire una volta che saranno rinchiusi nella scelta del nuovo pontefice. Gli indizi più significativi potrebbero arrivare anche dagli incontri quotidiani che i cardinali avranno nella settimana che precede il Conclave. In queste riunioni, note come congregazioni generali, i cardinali hanno l’opportunità di parlare liberamente e, forse, anche di proporre una visione per un futuro papato sotto la loro guida. Nel 2013, il cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio offrì una breve riflessione durante uno di quegli incontri. Secondo un testo pubblicato in seguito, Bergoglio affermò che la Chiesa, afflitta da abusi sessuali e scandali finanziari, era diventata «malata e troppo autoreferenziale». Ha aggiunto che la Chiesa avrebbe dovuto impegnarsi di più per aprirsi al mondo moderno. Pochi giorni dopo sarebbe stato eletto Papa Francesco.