Il vescovo ha spiegato che “sentimenti e sensazioni personali sono e saranno sempre custoditi nel riserbo e nel rispetto”, senza voler aggiungere alcun dettaglio sul colloquio con il sacerdote, che per anni lo ha seguito soprattutto nelle attivita’ di comunicazione della curia. Il vescovo Trasarti ha pero’ sottolineato che, “frequentando spesso il carcere di Fossombrone sa che la realta’ carceraria e’ piu’ faticosa di quanto si possa immaginare” e che il suo incontro con don Ruggeri “esprime la compassione, cioe’ il senso del patire insieme”. “D’altronde – ha concluso – noi tutti, e la Chiesa in prima linea, siamo e conviviamo con ‘uomini imperfetti'”. (AGI)