Vescovo dei cappellani militari ribadisce tesi tradizionaliste du celibato. Ancora chiusure verso i preti sposati

I tempi sono cambiati ma ancora dalla gerarchia chiusure sui preti sposati. Appello alla riammissione dei preti sposati disatteso dalla Cei. Il Movimento Internazionale dei sacerdoti sposati deluso per le discriminazioni ancora vive nella comunità cattolica verso i preti sposati e le loro famiglie (ndr).

“Con il ministero diaconale Dio vi chiama a vivere nella veglia, nell’attesa. La veglia implica una dinamica attiva, come ben sperimentano i nostri militari con i turni di guardia nella notte; richiede energia per vincere il sonno e attenzione: ‘state attenti’, è il verbo usato da Gesù. Ma l’attesa, d’altra parte, ha anche una dinamica passiva: si attende qualcosa che non dipende da noi, che deve venire, qualcosa che ci viene donato”. Lo ha detto mons. Santo Marcianò, ordinario militare (Omi), celebrando ieri a Roma, nella chiesa di Santa Caterina a Magnanapoli, l’ordinazione diaconale di Luigi Sarnataro e Giovanni Mizzi, prossimi Cappellani militari. “Lasciatevi plasmare da Dio, lasciatevi visitare, lasciatevi arricchire e lasciatevi sorprendere”, ha esortato l’arcivescovo castrense, alla sua prima celebrazione pubblica, seppur ancora in fase di recupero dopo aver contratto il Covid-19. Il diaconato, ha ribadito, è servizio nella misura in cui è servizio di carità. Una carità che significa, anche per voi, visitare concretamente i fratelli, i poveri, anzitutto. Quei poveri che non scegliamo, che non avevamo previsto, i poveri nascosti tra i nostri militari; tra i malati, tra le tante situazioni di indigenza economica o valoriale, come le famiglie e i giovani. I poveri di relazioni, che oggi il mondo virtuale e la pandemia moltiplicano, nuovi mendicanti d’amore”. L’ordine del diaconato, ha aggiunto mons. Marcianò, “è la tappa scelta dalla Chiesa per la promessa del celibato, dono dell’amore esclusivo e sponsale che Dio vi ha fatto. Lasciatevi sorprendere da questo amore: custoditelo, consapevoli di aver ricevuto un dono immeritato, gratuito e fonte di tutte le sorprese; ricambiatelo con la cura dell’interiorità e la gioia, pur se a tratti può costare fatica, ma sorprendendo anche voi Gesù con il vostro amore e la vostra attesa. E l’attesa di chi ama così il Suo Signore si chiama preghiera”.

fonte: agensir

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Traghettilines BOMPIANI 1+1 Abbonanti ad un 2024 di divertimento - Mirabilandia Pittarello - Saldi fino al -70% Frigo vuoto e voglia di vino? Te lo consegniamo in 30 minuti alla temperatura perfetta! Duowatt - Banner generici con logo Tekworld.it Bus Terravision Aeroporto Milano Malpensa Plus Hostels Transavia 2021 Radical Storage Bus notturno Fiumicino Aruba Fibra veloce Hosting Aruba - Scopri di più