(ASCA) – Citta’ del Vaticano, 11 set – Il celibato sacerdotale ”non e’ un dogma della Chiesa e se ne puo’ discutere perche’ e’ una tradizione ecclesiastica” ma ”non si puo’ dire, semplicemente, che appartiene al passato”. Lo afferma il neo Segretario di Stato vaticano, mons. Pietro Parolin, in un’intervista al quotidiano venezuelano ‘El Universal’ rilanciata stamane dal ‘Corriere della Sera’. ”E’ possibile parlare e riflettere e approfondire – ha aggiunto mons. Parolin – quei temi che non sono articoli di fede e pensare ad alcune modifiche, pero’ sempre al servizio dell’unita’ e secondo la volonta’ di Dio”. dab/res
E’ da considerare se come dice il codice di diritto canonico al can. 277 c.1 che la castità è un dono speciale di Dio o che nel tempo si sia consolidato il principio che i preti devono essere casti nei confronti di altri preti cristiano-cattolici che si sposano (copti ecc) oppure considerare il matrimonio dei preti come ” non dogma” come afferma il Cardinale Parolin. Il pericolo potrebbe essere che la testardaggine di mantenere “celibato” influisca sulla mancata partecipazione del popolo di Dio al sacerdozio. Iniziare col moltiplicarsi dei Diaconi sposati, potrebbe aprire le possibilità di considerare anche il matrimonio dei preti. Altrimenti, come si vede ci sono altre vie segrete come avere un’amante fin tanto chè non lo si scopra. pace e bene