Quadriennale Roma, installazione all’aperto accende la notte

ROMA – Una luce che pulsa nella notte fino al mattino seguendo il ritmo del respiro. Così l’installazione di Norma Jeane – pseudonimo di un artista che non vuole farsi identificare – illuminerà le notti della Capitale tra le arcate del Palazzo delle Esposizioni. La Quadriennale di Roma mette in pratica il titolo ”Fuori” scelto per l’edizione 2020 ma incappata nella nuova chiusura imposta dalle norme anti-Covid pochi giorni dopo l’inaugurazione e varca i portoni della grande sede espositiva di Via Nazionale per portare all’ aperto il linguaggio dell’ arte e mantenere vivo il contatto con il pubblico.

L’opera site-specific ”Corpo di Fabbrica’ dell’ artista che dice di essere una donna nata a Los Angeles nel 1962 (lo stesso giorno in cui morì Marilyn Monroe, dalla quale ha preso in prestito il nome) sarà visibile dalle 18 alle 8, a partire da oggi. La grande installazione luminosa seguirà in tempo reale la frequenza e l’intensità del respiro della sua creatrice attraverso il collegamento a distanza con un dispositivo indossabile. L’ iniziativa è stata messa a punto grazie alla collaborazione tra la Fondazione Quadriennale di Roma e l’Azienda Speciale Palaexpo. L’invito a Norma Jeane, che vive e lavora a Milano, è partito dai curatori di ”Fuori” Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol per far riflettere ”sul rapporto simbiotico tra uomo e tecnologia ma anche sulla dimensione politica del respiro, quanto mai presente nel corso di questo 2020”. L’opera è stata realizzata con la collaborazione del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano rappresentato dagli inventori del brevetto del dispositivo Respirhò Andrea Aliverti e Ambra Cesareo (insieme con Alessandra Angelucci e Lorenzo Francioli).

“Fedele al motto della mostra la Quadriennale è comunque FUORI – dice Umberto Croppi, presidente della Fondazione – con una importante presenza sulla rete e con il respiro di Norma Jeane, che fa pulsare di luce il palazzo in sonno, in attesa della imminente riapertura”. “Passando davanti alla facciata di Palazzo delle Esposizioni, finalmente visibile, ho avuto la sensazione di ricevere un dono – osserva Cesare Pietroiusti, presidente dell’ Azienda Speciale Palaexpo -. Attraverso la metafora del rapporto tra quantità di ossigeno e intensità della luce, l’artista Norma Jeane e con lui tutta la Quadriennale d’arte 2020, ci regalano una pulsazione di vitalità. Nonostante tutto”.

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