Prima che sia Papa Francesco a riaccogliere nel ministero presbiterale (non dico sacerdotale, perche’ sa di distacco e di farisaico) i presbiteri sposati, devono essere i nostri confratelli parroci, che ci emarginano e ci fanno emarginare dai loro fedeli. Se non cambiano loro, adesso e prima del Papa, il nostro reinserimento potrebbe essere conflittuale, perche’ viene dall’alto e non dalla carita’ pastorale, che dovrebbe essere la regina e la fulgida stella delle virtu’ presbiterali, piu’ del celibato, che e’ e rimane un dono libero dello Spirito.
Pietro, presbitero sposato, esodato e pensionato (commento sul blog)