In una intervista rilasciata al teologo e scrittore Don Luigi Maria Epicoco, inclusa nel libro ‘San Giovanni Paolo Magno‘ in uscita l’11 febbraio, il Papa ha definito il celibato come “un dono e una grazia, non un limite“.
Per il Movimento Internazionale dei Sacerdoti Sposati non è in gioco, sui preti sposati da riammettere nella Chiesa, una questione teologica di cambio della normativa sul celibato eccesiastico: “Si tratta di una questione canonistica che consentirebbe ai sacerdoti sposati di poter ritornare a Celebrare la S. Messa alla stregua dei Sacerdoti Anglicani convertiti al Cattolicesimo che ora lavorano nel ministero sacerdotale con mogli e figli”.
Le “familiari conversazioni” tra Papa Francesco e il teologo e scrittore Luigi Maria Epicoco diventano un libro. In distribuzione da martedì 11 febbraio, il testo ha come tema principale la figura di san Giovanni Paolo II
fonte: vaticannews
Emanuela Campanile – Città del Vaticano
“Se le domande hanno, in genere, un orizzonte ampio, le risposte del Santo Padre si presentano pertinenti, sincere e incisive, e lasciano intravedere la sua sorprendente libertà interiore, coniugata con un coraggio disarmante e con un’autentica francescana semplicità”.
Questa frase è tratta dalla prefazione di don Luigi Maria Epicoco a “San Giovanni Paolo Magno” (Editrice San Paolo), un libro che non intende presentarsi come compendio del pensiero di Francesco riguardo a Papa Wojtyła, e neppure come libro-intervista. Si tratta, invece, di un dialogo tra Papa Francesco e il giovane teologo e scrittore sulla vita e la spiritualità di Giovanni Paolo II, in occasione dei 100 anni dalla sua nascita.
“Spesso – prosegue Epicoco nella prefazione – in queste confidenziali conversazioni, il discorso ha toccato anche alcuni aspetti che interessano tutta la Chiesa. Vi è stata pure la provvidenziale opportunità di raccogliere preziosi frammenti autobiografici di Papa Francesco”. E se lo stile del libro mantiene “la freschezza del dialogo e il sapore della lingua parlata”, altrettanto esplicito è l’invito del co-autore del libro: “Affinché ‘nulla vada perduto’, raccogliamo queste briciole, i pezzi avanzati (Gv 6,12) del grande pane moltiplicato per tutti dal Magistero di Papa Francesco. È un insegnamento aver permesso di frugare nel suo cuore e nella sua mente”.