Le parrocchie con meno di 4 mila abitanti resteranno senza parroco residente: appello a reinserire i preti sposati

Un terzo dei preti over 75, parrocchie in mano ai laici. Pordenone, in futuro quelle sopra i 4 mila abitanti non avranno un parroco residenziale. Le comunità sempre più spesso si tengono stretto il sacerdote anche se anziano. La notizia è stata commentata con rammarico da don Giuseppe Serrone, fondatore dell’associazione sacerdoti lavoratori sposati, lui stesso sacerdote sposato, ex parroco. “Più volte abbiamo lanciato l’appello ai vescovi italiania,    al Papa e alle gerarchie vaticane, per essere riaccolti nelle parrocchie. Rinnoviamo l’invito anche al Vescovo di Pordenone Mons. Giuseppe Pellegrini” (ndr).

Pur nella crisi di vocazioni che caratterizza l’Occidente, la diocesi di Concordia-Pordenone esprime ancora sacerdoti, segni di «una presenza attiva e ben consolidata delle parrocchie nel territorio». Il vescovo Giuseppe Pellegrini ne ha ordinati due, sabato nella cattedrale, don Corrado Della Rosa e don Luca Buzziol, mantenendo la media di un paio di nuovi sacerdoti l’anno.

Saranno comunque insufficienti, in prospettiva, per coprire tutto il territorio. Attualmente i preti diocesani sono 240, una novantina sui 75 anni, età in cui il Codice di diritto canonico impone di presentare le dimissioni (sulle quali il vescovo si riserva). Degli over 75 una decina è non autosufficiente: trovano ospitalità nella casa del clero di San Vito o in altri luoghi.

Circa 35 sono ancora parroci, in attesa di una valutazione del vescovo mentre per una ventina le dimissioni sono state accolte, ma continuano a collaborare sul territorio diocesano. In 7 operano nelle case di riposo, altri sono ospiti di Madonna Pellegrina, seminario o Casa Betania, ma continuano a “dare una mano”.

In prospettiva, è molto probabile che le parrocchie con meno di 4 mila abitanti resteranno senza parroco residente. Una risorsa spesso sottovalutata, ma è in corso un’attività di sensibilizzazione affinché vengano “apprezzati” anche gli over 75, perché dopo potrebbe esserci il “nulla”; anche per questo alcune parrocchie, nonostante il pensionamento della loro guida, hanno chiesto e ottenuto la presenza del parroco emerito accanto al nuovo titolare. La Chiesa, inoltre, continua a investire, come prospettato dal Concilio Vaticano II, sui laici.

Tornando alla cerimonia di ordinazione di sabato, alla presenza dei sindaci di Chions, Fiume Veneto e La Salute, sono stati ordinati Corrado Della Rosa, 25enne di Chions, e Luca Buzziol, 26enne di La Salute di Livenza. Al momento non si sa a quale compito e in quale parrocchia verranno inviati dal vescovo.

Durante l’omelia monsignor Pellegrini li ha esortati ad «essere per tutti quelli che vi incontrano, per le comunità dove sarete inviati, testimoni di un nuova modalità di relazione e di incontro con il Signore. La nostra vita non si realizza pienamente se non siamo capaci di alzare lo sguardo e di indicare il cielo come meta definitiva di tutto».

Suggestiva la celebrazione, in particolare quando durante il canto delle litanie dei santi i due giovani si sono distesi sul tappeto della cattedrale in segno di adorazione e meditazione per il passo che stavano compiendo. Un applauso li ha accompagnati dopo l’ordinazione.

messaggeroveneto.it

24 Maggio 2012 ore 07:27

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