Kasper: “Comunione ai divorziati risposati dopo un percorso di penitenza”. E i preti sposati?

Il teologo, vicino al Papa, chiede di andare incontro alle famiglie “ferite” all’insegna della misericordia. Lo fa con un articolo su una rivista dei gesuiti tedeschi che segna una tappa importante in vista del Sinodo, in programma tra mesi di tre mesi

di ORAZIO LA ROCCA

CITTA’ DEL VATICANO  –  Ammettere i divorziati risposati al sacramento della comunione ed andare incontro alle famiglie “ferite” o ad altre forme di unione con Misericordia, tenerezza, ascolto, apertura.  A poco più di tre mesi dal Sinodo ordinario sulla Famiglia che si aprirà in Vaticano il prossimo ottobre, il cardinaleWalter Kasper  –  tra i più ascoltati consiglieri di papa Francesco in materia di pastorale familiare – torna a proporre l’accesso dei divorziati risposati all’eucaristia dopo “un percorso penitenziale” fatto di preghiera, meditazione, confronto spirituale col proprio confessore, voglia di riprendere il cammino interrotto nella fede cristiana a causa del fallimento della precedente unione familiare.‎ Lo fa in un convegno e in un lungo articolo pubblicato sulla rivista dei gesuiti tedeschi “Stimmen der Zeit” e che appare in esclusiva nella sua traduzione italiana sul sito del Cenacolo Amici di Papa Francesco “eancheilpaparema”, diretto dal giornalista vaticanista Raffaele Luise.

Nei due interventi il porporato torna a ribadire quanto già sostenuto nel precedente Sinodo straordinario sulla famiglia dello scorso anno, che per la prima volta affrontò tematiche fino ad allora ritenute tabù dalle istituzioni ecclesiastiche come l’ammissione dei divorziati risposati all’eucarestia e l’apertura della Chiesa a coppie di fatto, unioni gay e convivenze. Posizioni sostanzialmente contenute nel documento preparatorio del prossimo Sinodo (Instrumentum laboris) approvato dal pontefice la scorsa settimana e sul quale i padri sinodali dovranno pronunciarsi varando un testo su cui si pronuncerà definitivamente papa Francesco. Kasper, incurante delle critiche che già sono stata fatte da vescovi e cardinali contrari alle previste aperture contenute nell’Instrumentum Laboris, nell’articolo scritto per la rivista dei gesuiti tedeschi spezza ancora una volta la classica spada a favore dell’accoglienza per divorziati risposati e per quelle che lui  –  in sintonia con papa Francesco  –  definisce “famiglie ferite bisognose di aiuto”. “La comunione sacramentale, cui l’assoluzione apre di nuovo la strada  –  sostiene, tra l’altro, su Stimmen der Zeit -, deve dare alla persona che si trova in una difficile situazione la forza per perseverare sul nuovo cammino. Proprio i cristiani in situazioni difficili hanno bisogno di questa sorgente di forza che è per loro il pane di vita”.  Un articolo indubbiamente coraggioso  –  che può essere letto con il suo ricco apparato di note sul sito del Cenacolo di amici di papa Francesco “eancheilpaparema” -, nel quale il cardinale Kasper che, in vista del sinodo del prossimo ottobre, ribadisce che “la via della misericordia ispira e non cancella la dottrina tradizionale della chiesa anche in tema di famiglia e di matrimonio”. In sostanza, è la tesi del porporato, i sacramenti sono “doni” che Dio, tramite Gesù, fa “ai suoi figli” specialmente a quelli che “vivono in situazioni di difficoltà e disagio a causa di fallimenti, dolorose rotture, cadute”. E che sono costretti a vivere  –  ricorda Kasper  –  anche la tragedia dell’ostracismo dai sacramenti. Problematiche che tante volte, avverte ancora il porporato, “toccano anche i figli” che più delle volte sono costretti a vivere ai margini della Chiesa o lontano dalla fede perché hanno genitori divorziati che non “possono” educarli all’accesso ai sacramenti perché “loro stessi costretti a vivere” al di fuori della comunità ecclesiale.

“E’ il Papa che vuole una Chiesa più aperta, accogliente e misericordiosa” nei confronti di chi soffre a causa di un matrimonio fallito o di unioni non in linea con i canoni tradizionali, ha spiegato lo stesso cardinale Kasper domenica scorsa in una tavola rotonda presso la Fraternità della Madonna della Rocca di Fondi (Latina), mostrandosi per niente preoccupato dalle critiche già sollevate da alcuni cardinali proprio in materia di comunione ai divorziati risposati. Come, ad esempio, gli appunti mossi dal cardinale Velasio De Paolis (firmatario di un libro fortemente contrario al rinnovamento pastorale sulla famiglia insieme ai cardinali Burke, Muller, Bredmuller e Caffarra) che in vista del Sinodo di ottobre ha avvertito che “chi sbaglia e vive nell’errore va corretto, non può essere assecondato” e che la “Chiesa ospedale da campo invocata da papa Francesco deve aiutare a guarire”. Quasi un avvertimento per i fautori di una Chiesa più aperta e misericordiosa, che però non preoccupa più di tanto il cardinale Kasper: “Al Sinodo si parlerà liberamente e tutti avranno la possibilità di esprimere le proprie idee. Ma i primi che hanno bisogno dei sacramenti sono quelli che vivono nelle tragedie, nelle rotture e che chiedono disperatamente di essere aiutati a riprendersi e a camminare nella fede. La Chiesa madre non può far finta di non sentire o di continuare a voltarsi dall’altra parte”.

repubblica.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Traghettilines BOMPIANI 1+1 Abbonanti ad un 2024 di divertimento - Mirabilandia Pittarello - Saldi fino al -70% Frigo vuoto e voglia di vino? Te lo consegniamo in 30 minuti alla temperatura perfetta! Duowatt - Banner generici con logo Tekworld.it Bus Terravision Aeroporto Milano Malpensa Plus Hostels Transavia 2021 Radical Storage Bus notturno Fiumicino Aruba Fibra veloce Hosting Aruba - Scopri di più