Se i vescovi ritenessero i preti sposati una risorsa e un’opportunità, comincerebbero a utilizzare loro stessi i preti sposati che conoscono, oppure si farebbe latori di una proposta di riammissione dei preti sposati nelle assemblee della CEI, dando a tale intervento la giusta pubblicità. La realtà è che nessun vescovo in servizio nelle diocesi, fino ad oggi ha rischiato in prima persona.
Il nostro Movimento invita i preti sposati a presiedere delle celebrazioni eucaristiche, se qualcuno dei fedeli o qualche comunità lo richiedesse loro. Gesù ha invitato i preti con l’espressione “Fate questo in mia memoria”. Occorre il coraggio di rischiare per andare oltre legalismi del diritto canonico estranei al Vangelo.