E’ l’ora di ritornare al Vangelo e all’annuncio in una nuova dimensione di servizio del sacerdozio… Il celibato è solo una legge ecclesiale

Milingo si è proclamato Patriarca dell’Africa. Copiando per la sua pseudo prelatura quanto fanno le gerarchie delle varie chiese.
I sacerdoti lavoratori sposati hanno pubblicato  dei commenti alla notizia riportando tra l’altro che “non si ha bisogno di titoli onorifici o riconoscimenti ufficiali per vivere cristianamente.
E’ ridicolo lo stemma di Milingo con un cappello quasi cardinalizio che è fuori tempo.
I patriarcati sono incrostazioni temporali che gli uomini di chiesa nei secoli si sono attribuiti per darsi un tono e sentirsi più potenti per avere e mantenere potere! Il Cristianesimo autentico ha portato un messaggio d’amore e di semplicità, di donazione e di servizio, di conversione e di fede in una trascendenza che non sarà mai raggiungibile ed imprigionabile nelle categorie umane.
Prelature o patriarcati personali erigono altri steccati. Non abbiamo bisogno di litigare fra sacerdoti sposati nel nome di Gesù. Ci hanno già pensato i nostri predecessori e ci sono stati morti, roghi, torture, scomuniche, chiese che vanno per la propria strada”.
In Italia è nato un blog sacerdotisposatioraitalia che si è autoreferenziato come rappresentante dei sacerdoti sposati italiani senza considerare il lavoro che da anni svolgiamo per la causa dei sacerdoti sposati attraverso le nostre attività e il nostro sito http://nuovisacerdoti.altervista.org
 
Ci sembra una forzatura dichiarare la fine delle associazioni dei sacerdoti sposati come ha affermato Milingo recentemente, correggendosi poi qualche giorno fa per fare solo proselitismo. I sacerdoti sposati sono ancora dentro la Chiesa se hanno un regolare percorso canonico con dispensa e regolarizzazione del matrimonio religioso (come affermò tempo fa il vicedirettore dell’Osservatore Romano). Per questi sacerdoti sposati che desiderano rientrare nel ministero attivo sacerdotale è auspicabile la stessa accoglienza riservata ai sacerdoti anglicani sposati accolti come sacerdoti cattolici.
“Married priests now” nasce non come una prelatura ma come un movimento e per questo avevamo partecipato al movimento… nel luglio 2006 dopo aver manifestato pacificamente in Piazza San Pietro per la riforma del sacerdozio in occasione della riunione del Santo Padre con i capi dei dicasteri romani (il nostro fondatore don Giuseppe Serrone era con sua moglie Albana, che ha portato la voce delle donne dei sacerdoti sposati). Dal 2006 il movimento è stato stravolto senza riunire in assemblea prima dei cambiamento i fondatori stessi… stravolgendone la natura e le finalità. Di fatto si sta operando per formare una chiesa parallela alla nostra chiesa e noi non ne condividiamo più la strategia. Ci siamo già dissociati dal 2007 da tale movimento.
Il rinnovamento non va di pari passo con il solo accaparramento dei sacerdoti sposati per evitarne la fuga. Lo staff di Mons. Milingo ha in parte distrutto il nostro lavoro in Italia per i sacerdoti sposati affidandosi a persone che per interessi economici o per privilegiare le loro attività (libri, dischi, ecc.) hanno usato la causa dei sacerdoti sposati.
 
Mons. Milingo poi attraverso una sfortunata apparizione televisiva a “Chiambretti Show”, per la quale ha ricevuto un lauto compenso di migliaia di euro ha presentato una immagine distorta dei sacerdoti sposati. Il nostro lavoro con i media ci aveva portato a trasmissione come “Matrix” o alla discussione teologica degli aspetti della riforma dei sacerdoti sposati che d. Giuseppe Serrone aveva presentato sulle reti Rai e Mediaset in Italia con echi su tutta la stampa mondiale…
 
Di fatto la Prelatura “Married Priests Now” ripete una logica in parte di potere e non di servizio… come desiderava Gesù.
Pertanto come associazione dei sacerdoti lavoraori sposati invitiamo a non considerare finite le associazioni dei sacerdoti sposati come afferma Mons. Milingo.
 
Invitiamo i sacerdoti sposati a non aderire a prelature varie in quanto la riforma del sacerdozio nell’era nuova ha bisogno di essere sempre più collegata alle famiglie.
Come associazione ci rendiamo disponibili ad accogliere i sacerdoti sposati e a mediare per il rientro attivo nel ministero con l’accoglienza delle varie conferenze episcopali nazionali e della conferenza episcopale europea che aveva avviato con noi nel 2006 un dialogo costruttivo in vista dell’invio di un dossier sui sacerdoti sposati a tutti i vescovi diocesani.
 
Di fatto Mons. Milingo si riferisce a conferenze episcopali nate e che si formeranno in tutto il mondo.
 
Abbiamo bisogno di un coordinatore sacerdote che raccolga le nuove istanze teologiche del servizio sacerdotale attivo: un sacerdote che da anni sia impegnato per la causa dei sacerdoti sposati e sia stato in contatto con associazioni e chiese di tutto il mondo.
 
La prelatura “Married Priests Now” ha all’interno anche un vescovo (prima sacerdote cattolico, la cui diocesi ha patteggiato un risarcimento per presunti abusi da lui commessi): il rinnovamento inizia anche dall’avere come referenti persone nuove senza ripetere la logica tristemente famosa dei partitti politici che al loro interno hanno persone coinvolte in scandali e condannate.
 
E’ l’ora di ritornare al Vangelo e all’annuncio in una nuova dimensione di servizio del sacerdozio… Il celibato è solo una legge ecclesiale e potrà essere presto modificata per quei sacerdoti che hanno un regolare percorso canonico che li ha portati alle dimissioni, alla dispensa dagli obblighi del celibato e alla regolarizzazione del matrimonio.
la segreteria dei sacerdoti lavoratori sposati
 
contatti:
sacerdotisposati@alice.it
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