Petizione di un’associazione di Savona al Parlamento europeo: “Abbiamo i nomi di 418 preti pedofili, ma l’Italia non indaga”

E’ stata presentata nel corso di una conferenza stampa on line la petizione proposta da “La Rete L’Abuso”, associazione, con sede a Savona, che si occupa di sopravvissuti alla pedofilia del clero in Italia, al Parlamento Europeo.

Il 16 febbraio scorso il presidente dell’associazione, Francesco Zanardi aveva presentato alla Procura Generale presso la Corte di Cassazione di Roma un report sui casi tracciati dall’associazione con nomi e cognomi di 418 preti italiani che, secondo i dati in possesso dall’associazione, sarebbero pedofili.

“La Procura Generale ha girato l’informativa al Comando generale dell’Arma del Carabinieri e alla Polizia – dice Zanardi – ma, a tutt’oggi, non è successo nulla. Non ci hanno chiesto neppure i nomi di questi preti”.

Con la petizione, La Rete l’Abuso chiede al Parlamento europeo di fare rispettare all’Italia le norme come quella della accesso alla giustizia, con un obbligo di denuncia più concreto, di estendere la tutela dei minori, con obbligo di denuncia per tutti i cittadini che sono venuti a conoscenza di una violenza. E poi, c’è il grande nodo della prescrizione che, attualmente, è di 20 anni dalla data in cui è avvenuto il reato.

“Per chi come me ha subito una violenza- dice Zanardi – sappiamo che per la rielaborazione di questo trauma profondo possono volerci molti più anni”. Alla petizione le vittime potranno contribuire anche senza passare dalla Rete L’Abuso, e in forma anonima, integrandola con le loro richieste, dichiarazioni e testimonianze.

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