(a cura Redazione “Il sismografo”) Ecco uno stralcio del discorso del Pontefice oggi ai Partecipanti al Capitolo Generale dell’Ordine dei Frati Carmelitani:
“Alla scuola di Cristo, si tratta di essere fedeli al presente e nello stesso tempo liberi e aperti all’orizzonte di Dio, immersi nel suo mistero d’amore. La vita carmelitana è vita contemplativa. È questo il dono che lo Spirito ha fatto alla Chiesa con Santa Teresa di Gesù e San Giovanni della Croce, e poi con i santi e le sante carmelitani, sono tanti. Fedele a questo dono, la vita carmelitana è una risposta alla sete dell’uomo contemporaneo, che nel profondo è sete di Dio, sete di eterno e tante volte non lo capisce, lo sta cercando dappertutto. Ed è al riparo da psicologismi, spiritualismi, o da falsi aggiornamenti che nascondono uno spirito di mondanità. Voi conoscete bene la tentazione degli psicologismi, degli spiritualismi e degli aggiornamenti mondani, lo spirito di mondanità. E su questo vi chiedo, per favore: state attenti alla mondanità spirituale, che è il peggio del male che può accadere alla Chiesa. Quando io ho letto questo nelle ultime pagine di Meditazione sulla Chiesa del padre de Lubac – leggete le ultime quattro pagine – non potevo crederlo: ma come mai – ancora ero a Buenos Aires –, come mai succede questo? Cosa è questa mondanità spirituale? È molto sottile, è molto sottile, entra e noi non ci accorgiamo di questo. Il testo cita un padre spirituale benedettino, de Lubac assume quel testo e dice: “È il peggio dei mali che può accadere alla Chiesa, anzi peggio di quel tempo dei Papi concubinari”. Questo l’ho detto anche ai claretiani l’altro giorno… Si vede che l’Osservatore Romano si è spaventato di questo testo, che non è mio, è di de Lubac, e ha messo “peggio dei padri concubinari”; aveva paura della verità, spero che l’Osservatore si corregga bene. La mondanità spirituale è terribile, ti entra dentro. C’è nel Vangelo, lo ha detto Gesù, quando parla dei “demoni educati”, dei “diavoli educati”, perché Gesù dice così: quando lo spirito immondo è stato cacciato via dall’anima di una persona comincia a girare per luoghi deserti e poi “si annoia”, “non ha lavoro”, e dice: “Tornerò a vedere com’era quella mia casa”. Torna e vede che tutto è pulito, tutto è in ordine e, dice Gesù: “Va e prende sette diavoli peggiori di lui e entrano. E la fine di quell’uomo è peggiore del principio”. Ma come entrano questi sette demoni? Non come ladri, no: suonano il campanello, dicono buongiorno e entrano poco a poco, vanno entrando poco a poco e tu non ti accorgi che hanno preso possesso della tua casa. Questo è lo spirito della mondanità. Entra poco a poco, entra anche nella preghiera, entra. State attenti a questo. È il peggiore dei mali che può accadere alla Chiesa e, se non credete a me, leggete le ultime quattro pagine di Meditazione sulla Chiesa del padre de Lubac. Guardatevi dalla mondanità spirituale.”
Nella nostra traduzione del discorso rivolto dal Santo Padre ai partecipanti al capitolo dei Claretiani — pubblicata nell’edizione di ieri, venerdì 10 settembre, a pagina 8 — è riportata l’espressione errata «padri concubinari» anziché «Papi concubinari».