Card. Ruini e la deriva tradizionalista di destra chiudono ai preti sposati e aprono a «Salvini che non è in linea con il Vangelo»

Card. Ruini e la deriva tradizionalista di destra chiudono ai preti sposati e aprono a «Salvini che non è in linea con il Vangelo»

04/11/2019 – 06:08

Chiesa: Ruini, Preti sposati? sarebbe un errore: “Spero e prego che il Papa, nella prossima Esortazione apostolica post-sinodale, non la confermi”, lo afferma in un’intervista al Corriere della Sera.

Il Movimento Internazionale dei Sacerdoti Sposati commenta: “Papa Francesco potrebbe sorprendere tutti riammettendo al ministero i preti sposati. Il celibato è un altro tema. I tradizionalisti temono i cambiamenti che Bergoglio potrebbe presto attuare.

L’intervista a Ruini diffusa in coincidenza con l’inizio della campagna elettorale in Emilia Romagna per le Regionali.   (ndr)”.

Per Monsignor Mogavero: «Salvini? Non è in linea con il Vangelo»
Il vescovo di Mazara (già nella commissione migrazioni della Cei) è stato intervistato, come Ruini, dal Corriere: «Lì si parla di accoglienza non c’è scritto “rimandiamoli a casa”». Le parole di Ruini: «Ha fatto bene ad aprire il dibattito, dobbiamo uscire tutti allo scoperto… Non penso che il popolo di Salvini sia il popolo cattolico. Anche se è fatto di cattolici».
L’ex numero di due di Wojtyla parla anche dei “sacerdoti sposati”. E le sue posizioni sembrano distanti da quelle emerse dal sinodo sull’Amazzonia.
Ruini cerca di mettere in cattiva luce la possibile riforma di Papa Francesco sui preti sposati con delle motivazioni tradizionaliste, non bibliche e teologiche:

“Le ragioni principali sono due. Il celibato dei sacerdoti è un grande segno di dedizione totale a Dio e al servizio dei fratelli, specialmente in un contesto erotizzato come l’attuale”. “Rinunciarvi, sia pure eccezionalmente, sarebbe un cedimento allo spirito del mondo, che cerca sempre di penetrare nella Chiesa, e che difficilmente si arresterebbe ai casi eccezionali come l’Amazzonia. E poi oggi il matrimonio è profondamente in crisi. I sacerdoti sposati e le loro consorti sarebbero esposti agli effetti di questa crisi, e la loro condizione umana e spirituale non potrebbe non risentirne”. Insomma, un prete divorziato sarebbe un guaio? “È così”.

Camillo Ruini, nato a Sassuolo il 19 febbraio 1931, è entrato in seminario al Collegio Capranica di Roma subito dopo aver terminato il liceo scientifico. Ha conseguito il dottorato in teologia e la licenza in filosofia all’Università Gregoriana.

Ordinato sacerdote per la Diocesi di Reggio Emilia l’8 dicembre 1954, ha insegnato dapprima filosofia e poi teologia a Reggio Emilia, e in seguito anche a Bologna, per 29 anni, occupandosi inoltre della pastorale della cultura e dell’educazione della gioventù.

Ordinato Vescovo Ausiliare di Reggio Emilia-Guastalla il 29 giugno 1983, è stato chiamato a Roma il 28 giugno 1986 come Segretario Generale della CEI. Il 17 gennaio 1991 è diventato Pro-Vicario del Papa per la Diocesi di Roma e quindi Cardinale e Vicario il 29 giugno dello stesso anno, incarico che ha ricoperto fino al 27 giugno 2008.

E’ stato inoltre Presidente della CEI dal 7 marzo 1991 al 7 marzo 2007. Attualmente è Presidente del Comitato della CEI per il Progetto culturale, Presidente della Commissione Internazione per Medjugorje e Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI.

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