In Sicilia vicino Cefalù laici a guida di una parrocchia. Preti sposati ancora tabù

Parrocchia affidata a laici ma con guida di un sacerdote. Un compromesso che discrimina ancora i preti sposati pronti a rientrare in servizio nella Chiesa
Cefalù, 07/09/2020 (informazione.it – comunicati stampa – politica e istituzioni)
Marito e moglie al posto del sacerdote: è a Cefalù la prima parrocchia guidata dai laici. L’esperimento a San Paolo Apostolo di Isnello: così la diocesi cerca di fronte alla mancanza di preti. Il Movimento Internazionale dei sacerdoti sposati commenta la notizia: “Altre soluzioni possibili coinvolgono la tematica della riammissione dei preti sposati al ministero. I preti sposati, grande risorsa per superare la crisi di preti, sono ancora marginalizzati dal Papa e dalle gerarchie vaticane malgrado l’indicazione della Congregazione del Clero che invita i Vescovi diocesani a riaccoglierli nel ministero”.

La notizie è ripresa da Agensir: “La cura pastorale della parrocchia San Paolo Apostolo, a Piano Zucchi, nel comune di Isnello, è stata affidata all’equipe del Servizio pastorale familiare. Lo ha deciso il vescovo di Cefalù, mons. Giuseppe Marciante. “Quella di Piano Zucchi è una parrocchia sui generis, frequentata soprattutto dai villeggianti nel periodo estivo e in quello invernale. Proprio per la sua particolare collocazione immersa nella natura del Parco delle Madonie, mi è sembrato opportuno – spiega il presule al Sir – farne un centro di spiritualità per le coppie e in modo particolare per quelle coppie che affrontano delle fragilità. Si occuperà dell’animazione pastorale l’equipe della Pastorale familiare diocesana, i cui responsabili sono i coniugi Toti Sireci e Rita Bianca. Lo faranno insieme a don Paolo Cassaniti che non solo è il moderatore della parrocchia, ma anche l’assistente spirituale dello stesso ufficio diocesano”.
L’affidamento segue quanto previsto dall’Istruzione “La conversione pastorale della comunità parrocchiale al servizio della missione evangelizzatrice della Chiesa” della Congregazione per il Clero del 20 luglio scorso. “La decisione di mons. Marciante – spiega una comunicazione della Curia – rappresenta uno dei primi casi in Sicilia di parrocchia affidata a un gruppo di laici con alla guida un sacerdote”. La decisione diverrà esecutiva a partire dal 1° settembre, solennità di Maria Santissima di Gibilmanna, patrona della diocesi di Cefalù.

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