Abusi su ragazza. Il vero scandalo, a nostro modo di vedere, è la reazione delle famiglie legate ad Andrea DAVOLI, a Comunione e Liberazione

𝟱𝟮 𝗔𝗡𝗡𝗜, 𝗩𝗢𝗧𝗔𝗧𝗢 𝗔𝗟𝗟𝗔 𝗖𝗔𝗦𝗧𝗜𝗧𝗔’… 𝗠𝗔 𝗦𝗘𝗗𝗢𝗧𝗧𝗢 𝗗𝗔 𝗨𝗡𝗔 𝟭𝟰𝗘𝗡𝗡𝗘𝗜𝗡 𝗠𝗔𝗡𝗘𝗧𝗧𝗘 𝗨𝗡𝗔 𝗚𝗨𝗜𝗗𝗔 𝗦𝗣𝗜𝗥𝗜𝗧𝗨𝗔𝗟𝗘 𝗗𝗜 𝗖𝗢𝗠𝗨𝗡𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗘 𝗟𝗜𝗕𝗘𝗥𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘
𝗔𝗻𝗱𝗿𝗲𝗮 𝗗𝗮𝘃𝗼𝗹𝗶 , 𝗮𝗿𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻 𝗺𝗲𝘀𝗲 𝗳𝗮 𝗮 𝗥𝗶𝗺𝗶𝗻𝗶, 𝗵𝗮 𝗮𝗺𝗽𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮𝘁𝗼 𝗶 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗮𝗹 𝗚𝗶𝗽 𝗳𝗶𝗱𝗮𝗿𝗱𝗲𝗻𝘀𝗲 𝗩𝗶𝗻𝗶𝗰𝗶𝗼 𝗖𝗮𝗻𝘁𝗮𝗿𝗶𝗻𝗶. “𝗗𝗼𝗽𝗼 𝟭𝟱 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗮𝘀𝘁𝗶𝗻𝗲𝗻𝘇𝗮 – 𝗵𝗮 𝗮𝗺𝗺𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗹’𝘂𝗼𝗺𝗼 – 𝗵𝗼 𝗰𝗲𝗱𝘂𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗮𝘃𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲𝘀 𝗰𝗿𝗲𝘀𝗰𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗮𝗴𝗮𝘇𝘇𝗶𝗻𝗮. 𝗦𝗼𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝘀𝗲𝗱𝗼𝘁𝘁𝗼!”. 𝗟’𝗶𝗻𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝗹𝗶𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗮𝗽𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲𝗻𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗹𝗮𝗶𝗰𝗮 𝗠𝗲𝗺𝗼𝗿𝗲𝘀 𝗗𝗼𝗺𝗶𝗻𝗶, 𝗵𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮𝘁𝗼 𝗿𝗮𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗶 𝘀𝗲𝘀𝘀𝘂𝗮𝗹𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘁𝗶. 𝗜𝗻𝗰𝗿𝗲𝗱𝘂𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗻𝗲𝗶 𝗳𝗲𝗱𝗲𝗹𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗿𝗲𝗴𝗮𝗻𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗶𝗻𝗻𝗼𝗰𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝘂𝗼𝗺𝗼
“M’hai provocato… mò me te magno!” Peccato che la frase, a differenza del celebre ragionamento fatto da Nando MERICONI in “Un giorno in Pretura” del 1953, faccia assai meno ridere. Ma solo pensare.

E’ quanto il Gip del Tribunale di Rimini, il fidardense Vinicio CANTARINI, si è sentito obiettare, come una giustificazione plausibile, da Andrea DAVOLI, 52 anni, insegnante di religione; arrestato il 19 agosto scorso per aver consumato con una 14enne a lui affidata, rapporti di sesso completo!

Il giudice di Castelfidardo, da anni in organico nel Tribunale del capoluogo romagnolo, è stato professionalmente perfetto – pur interrogando l’arrestato a distanza, ristretto nel carcere di Pordenone – di ricavare dall’educatore religioso la più ampia ammissione dei propri peccati.

DAVOLI, mentore spirituale di Comunione e Liberazione e addirittura appartenente ad una sorta di confraternita laica, denominata Memores Domini, contraddistinta dal voto di castità, ha in pratica risposto a tutte le domande rivolte dal dottor CANTARINI (originario del quartiere Sant’Agostino e già noto per aver querelato Maurizio COSTANZO) ammettendo le proprie pesanti responsabilità.

Non un solo fugace rapporto, per quanto completo, con una ragazzina più giovane di ben 38 anni (!) ma piuttosto una vera e propria relazione clandestina, consumatasi in forza delle avanches e delle pressioni, sempre più insistenti, della giovanissima.

Insomma Andrea DAVOLI, difeso dall’avvocato Liborio CATALIOTI, ha fornito al giudice la versione di una ninfetta scatenata, capace di avere la meglio, giorno dopo giorno, sulla morale dell’educatore e voto di castità stesso portato avanti, secondo il Memores Domini, per circa 15 anni.

Un principio di castità crollato improvvisamente lo scorso aprile; galeotto un ritiro spirituale pre Pasquale del gruppo di ragazzi (affidati alle amorevoli cure dell’educatore dello spirito) tenutosi appunto in Romagna, a Viserbella (nord di Rimini). Teatro dell’incontro galeotto la camera d’hotel occupata da DAVOLI, raggiunto notte tempo dalla intraprendente 14enne, una volta che tutti i coetanei del gruppo erano ormai tranquilli a dormire, sognando da angioletti.

A quella prima volta seguirono, sembrerebbe, molti altri incontri di sesso, consumati nel Reggiano dove DAVOLI e la ragazzina vivono. Sempre uguali i particolari: l’insegnante di religione attendeva la 14enne all’uscita da scuola per caricarla in auto alla volta di maggior riservatezza. E così fino alla scoperta dello scandalo, perpetuatosi da dicembre 2022 e fino al termine dello scorso anno scolastico.

Sembrerà incredibile ma la vera notizia non è tanto l’arresto di un catechista persino “talebano” nelle credenze religiose; e neanche la pezza, peggiore della buca, intentata dal 52enne, ex casto, nell’addossare la colpa morale ad una 14enne troppo furba.

Il vero scandalo, a nostro modo di vedere, è la reazione delle famiglie legate ad Andrea DAVOLI, a Comunione e Liberazione (che in ogni caso ha immediatamente preso le distanze dall’educatore, allontanandolo dalla Comunione e dalla Liberazione) ma le decine di mail di solidarietà che l’avvocato difensore ha ricevuto, nei giorni successivi al clamoroso arresto, da parte di persone che conoscono bene Andrea DAVOLI e si rifiutano credere alla descrizione della personalità uscita in pubblico e conseguente all’arresto del Memores Domini.

Si tratta di persone -spiega l’avvocato CATALIOTI – in prevalenza dell’ambito della comunità religiosa vicina a DAVOLI. Fedeli che non credono alla sua colpevolezza”.

E non solo. “Ci sono anche tanti genitori, non solo emiliani ma anche di altre regioni – che ringraziano Comunione e Liberazione, nella persona di Andrea DAVOLI, per quanto fatto, come educatore, a favore dei propri figli. La maggior parte – assicura il legale – è vicina all’indagato e concludono la lettera assicurando di voler restare umanamente vicino all’uomo, oltre a pregare per la positiva soluzione del caso”.

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