Aiello del Friuli, la vittoria dell’ex ‘don’ Andrea, prima parroco e poi sindaco

Si può fare il parroco di un paese, smettere l’abito talare e diventare sindaco? La risposta è sì e ha un nome: Andrea Bellavite, ex don Andrea ed ex parroco di Aiello del Friuli, 2.200 abitanti nella bassa pianura friulana, tra Udine e Gorizia. Il paese domenica ha eletto il suo nuovo primo cittadino: chi è? Lui, ovviamente, Bellavite. Che ora indosserĂ  la fascia tricolore. Se non fosse vera la storia sembrerebbe un pesce d’aprile: e invece è proprio così. Trentaquattro voti di scarto (621 contro 586) hanno permesso al giĂ  sacerdote, candidato del centrosinistra, di spuntarla al fotofinish sul suo avversario, Roberto Festa, sindaco uscente.

“Sono emozionato e contento, non credevo potesse accadere”, ha commentato a caldo il neosindaco di Aiello riconoscendo con garbato fairplay al suo sfidante e predecessore di avere fatto “un ottimo lavoro” e invitandolo a “aprire un periodo di collaborazione”. Retaggi di ecumenismo? Forse. Sta di fatto che la parabola di Bellavite è davvero incredibile. Goriziano, spirito anticonformista, scrittore con all’attivo tre libri (“L’Isonzo”, “Il Carso”, “Lo spirito dei piedi”), il sacerdozio Bellavite l’ha abbandonato in maniera definitiva dopo aver concorso alle amministative di Gorizia. Il clero lo aveva giaĂ  ammonito, ma lui aveva tirato dritto. Fino alla corsa a sindaco di quel paese, Aiello, che anni fa aveva servito in qualitĂ  di (apprezzato) parroco.

La nuova vocazione di Bellavite – innamorato della politica e del “fare” – si è tradotta in un successo personale ma non solo. “Siamo riusciti a mettere insieme tante componenti, dagli esponenti del Pd agli ambientalisti a coloro che fanno parte della comunitĂ  senza appartenenze politiche specifiche. La base del nostro lavoro ha avuto come motivo conduttore il rinnovamento del tessuto sociale della tradizione”. Immaginare che il titolare del ragionamento fino a ieri celebrava riti ecclesiastici e impartiva prediche ai fedeli del paese che ora deve amministrare, fa un certo effetto. Ma tant’è. Sacro e non. Chiesa e territorio. In fondo Aiello del Friuli, origini romane, deve il suo nome alla parola latina “agellum” che significa poderetto, piccolo campo, o, secondo altre opinioni, da “sacellum”, ossia piccolo luogo sacro. Dal 2008 il piccolo paese è conosciuto piu che altro per lo shopping commerciale al Palmanova Outlet village. Ora passerĂ  se non alla storia almeno agli onori delle cronache per avere il primo sindaco italiano che nella vita precedente faceva il prete.

repubblica.it

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