Si riaccende l’Intifada

Tra gli appelli del ministro dei trasporti Yisrael Katz a proclamare lo stato d’emergenza e le esortazioni di quello dell’agricoltura Uri Ariel a intensificare l’espansione degli insediamenti coloniali, in risposta agli ultimi attacchi palestinesi, il gabinetto di sicurezza presieduto dal premier Netanyahu si riunisce stasera per decidere la reazione di Israele all’uccisione ieri di un colono a sud di Hebron e a quella di Hallel Yafa Ariel, la bambina di 13 anni, accoltellata giovedì nella sua abitazione a Kiryat Arba. La pressione delle forze armate israeliane è già salita in tutta la zona di Hebron, tornata ad essere l’epicentro della nuova Intifada di Gerusalemme cominciata lo scorso ottobre dopo un calo d’intensità avvenuto negli ultimi mesi. E’ difficile valutare se questa nuova fiammata abbia una regia politica. Sino ad oggi l’Intifada è stata un fenomeno spontaneo che ha coinvolto la generazione palestinese più giovane, priva di speranze e prospettive e che non vede una fine per l’occupazione militare israeliana. Hamas esprime solo apprezzamento per gli ultimi attacchi ma non li rivendica.

L’agguato di ieri è avvenuto a sud di Hebron, nei pressi dell’insediamento di Otniel dove viveva il rabbino nazionalista Miki Mark ucciso dalle raffiche di armi automatiche sparate da palestinesi contro la sua automobile. La vettura è uscita di strada ribaltandosi. Mark è morto subito. La moglie e i figli sono rimasti feriti. Poco prima Netanyahu, accompagnato dal ministro della difesa Avigdor Lieberman, aveva visitato i genitori di Hallel Yafa Ariel uccisa nel suo letto giovedì. Il premier ha promesso che il suo governo rafforzerà Kiryat Arba. «Loro (i palestinesi, ndr) vorrebbero sradicarci ma noi – ha detto Netanyahu – approfondiremo le nostre radici. Non ci espelleranno da qua».

In quello stesso momento a meno di 4 km, nella zona H2 di Hebron, accanto alla Tomba dei Patriarchi, una palestinese, Sarah Tarayra, ha o avrebbe cercato di accoltellare una soldatessa israeliana ed è stata uccisa subito dagli altri militari presenti. La donna proveniva dal medesimo villaggio, Bani Naim, dove viveva Mohammed Tarayra l’adolescente palestinese responsabile dell’uccisione della ragazzina israeliana. Invece a Qalandiya, tra Gerusalemme e Ramallah, le truppe israeliane sparavano proiettili di gomma e candelotti lacrimogeni contro la folla di migliaia di fedeli che premevano sul posto di blocco militare in attesa di entrare nella Città Santa per l’ultimo venerdì di preghiera del Ramadan. Per molti minuti è stato un inferno, hanno raccontato i presenti. Un uomo, Mohammed Habash, 63 anni, è morto per una crisi respiratoria provocata dalla nuvola di gas che ha avvolto Qalandiya. Altri 40 palestinesi sono rimasti feriti o intossicati. Erano proiettili veri e non di gomma quelli che hanno ferito, rispettivamente allo stomaco e alla gamba, due ragazzini di Kufr Qaddum, un villaggio non lontano da Nablus dove gli abitanti chiedono la riapertura della principale strada di collegamento chiusa dall’esercito su pressione dei coloni che vivono in quella zona.

In questo clima deteriorato, senza alcuna soluzione politica all’orizzonte, il governo Netanyahu pianifica di espandere e rafforzare ulteriormente gli insediamenti, nonostante la netta opposizione alla colonizzazione espressa anche dal Quartetto per il Medio Oriente (Usa, Russia, Onu e Ue) che ieri ha diffuso il suo rapporto. Il documento sottolinea «che le tendenze attuali mettono a repentaglio la fattibilità della soluzione dei Due Stati (Israele e Palestina, ndr)…La politica di Israele erode costantemente la fattibilità di tale soluzione e questo solleva legittimi interrogativi sulle loro intenzioni a lungo termine, aggravate dalle dichiarazioni di alcuni ministri secondo cui non ci dovrebbe mai essere uno Stato palestinese». Il rapporto perciò raccomanda a Israele «di cessare la politica di costruzione ed espansione degli insediamenti, che negano lo sviluppo palestinese». D’altra parte, il Quartetto chiede all’Anp di Abu Mazen di «agire con decisione e prendere tutte le misure necessarie per far cessare l’incitamento alla violenza e rafforzare gli sforzi in corso per combattere il terrorismo».

ilmanifesto.info

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Traghettilines BOMPIANI 1+1 Abbonanti ad un 2024 di divertimento - Mirabilandia Pittarello - Saldi fino al -70% Frigo vuoto e voglia di vino? Te lo consegniamo in 30 minuti alla temperatura perfetta! Duowatt - Banner generici con logo Tekworld.it Bus Terravision Aeroporto Milano Malpensa Plus Hostels Transavia 2021 Radical Storage Bus notturno Fiumicino Aruba Fibra veloce Hosting Aruba - Scopri di più