Silvio Berlusconi ha provato a delimitare i confini dell'incendio divampato nel governo dopo l'arresto di Alfonso Papa

Il governo va avanti, nonostante le fibrillazioni provocate da questioni tutte interne alla Lega. Silvio Berlusconi ha provato a delimitare i confini dell'incendio divampato nel governo dopo l'arresto di Alfonso Papa. Un tentativo prodotto al termine del vertice straordinario Ue di ieri, durante il quale il Cavaliere ha incassato i complimenti dell'Europa per l'approvazione della manovra "in tempi record". Eppure, ha ammesso il Cavaliere, con Umberto Bossi non ci sono stati contatti, mentre con Maroni la questione non è chiarita, nonostante una telefonata – ha ammesso candidamente Berlusconi – "con i suoi uffici".

Una giornata, quella di ieri, interamente trascorsa nel Palazzo del summit. Giunto in ritardo, Berlusconi ha discusso con gli altri leader del salvataggio della Grecia e dei "160 miliardi" concessi ad Atene. Alla fine ha sparso ottimismo con i cronisti, almeno sul fronte Ue: "Abbiamo lavorato bene, difeso l'euro, rassicurato i mercati mondiali che l'area Euro è solida. Tutti i Paesi hanno messo da parte gli egoismi e hanno fatto capire che nessuno Stato Ue puo' fallire. Abbiamo lavorato per evitare il rischio contagio". Dopo aver rivendicato la proposta di tenere il prossimo Eurogruppo in Grecia, Berlusconi ha spiegato di non aver dovuto rassicurare i Capi di Stato e di governo sulla tenuta dell'Italia. Roma, ha sottolineato, è forte di un sistema bancario solidissimo e dei risparmi delle famiglie: "Il nostro Paese ha un debito forte, ma i cittadini italiani sono benestanti".

Quanto alle dolenti note italiane, Berlusconi ha rassicurato sulla tenuta dell'esecutivo, meno sullo stato dei rapporti con i big padani. Se infatti da una parte ha messo al riparo l'esecutivo dalle tensioni, "ci sono state situazioni interne a un partito della coalizione, ma ho avuto rassicurazioni precise che non c'è nessun rischio per la coalizione di governo", dall'altra ha glissato sul rapporto con Roberto Maroni: "Tutto chiarito? Altra domanda…". Nessun contatto diretto con il ministro dell'Interno: "Ieri sera mi sono sentito con i suoi uffici e ho lungamente parlato della situazione". Lo stesso vale per Umberto Bossi, che pure il Cavaliere ha cercato: "Non l'ho sentito, sono partito stamane dall'Italia, gli ho telefonato per fargli gli auguri ma non l'ho trovato". Il mancato incontro oggi in cdm, ha rilevato, dipende proprio dall'intervento di cataratta per il senatùr, ha giurato il Presidente del Consiglio lasciando Bruxelles. Non prima, però, di aver "apprezzato" le parole del Capo dello Stato Giorgio Napolitano sulle intercettazioni.
Berlusconi 'scarica' colpa tensioni su Lega: Ma governo solido
Gelo su Maroni. E su crisi: Gli italiani sono benestanti

tmnews 22 luglio 2011

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