Papa Bergoglio apre al matrimonio per i preti

Papa Francesco non usa mezze misure. Il pontefice si è scagliato contro i preti pedofili, una vera piaga per la Chiesa, che prima dell’elezione di Bergoglio non era mai stata affrontata in questi termini. E le dichiarazioni sono arrivate a meno di una settimana dall’incontro con alcune vittime di abusi.
Intervistato da Eugenio Scalfari su La Repubblica, il papa ha dichiarato: «La lebbra della pedofilia è anche dentro la casa della Chiesa, il due per cento dei pedofili sono sacerdoti e perfino vescovi e cardinali. Uno stato di cose insostenibile ed è mia intenzione affrontarlo con la severità che richiede».
IL NODO FAMIGLIA. «La corruzione di un fanciullo», ha continuato Bergoglio, «è quanto di più terribile e immondo si possa immaginare specialmente se, come risulta dai dati che ho potuto direttamente esaminare, gran parte di questi fatti abominevoli avvengono all’interno delle famiglie o comunque d’una comunità di antiche amicizie. La famiglia dovrebbe essere il sacrario dove il bambino e poi il ragazzo e l’adolescente vengono amorevolmente educati al bene, incoraggiati nella crescita stimolata a costruire la propria personalità e a incontrarsi con quella degli altri suoi coetanei».
«PEDOFILI AL 2%». «Molti miei collaboratori che lottano con me mi rassicurano con dati attendibili che valutano la pedofilia dentro la Chiesa al livello del due per cento», ha spiegato papa Francesco a Scalfari.
Poi ha aggiunto: «Questo dato dovrebbe tranquillizzarmi ma debbo dirle che non mi tranquillizza affatto. Lo reputo anzi gravissimo. Il due per cento di pedofili sono sacerdoti e perfino vescovi e cardinali. E altri, ancor più numerosi, sanno ma tacciono, puniscono ma senza dirne il motivo».
IL SUPERAMENTO DEL CELIBATO. Il papa ha poi riflettuto sul celibato per i sacerdoti: «Fu stabilito nel X secolo, cioè 900 anni dopo la morte di nostro Signore. La Chiesa cattolica orientale», ha precisato, «ha facoltà fin d’ora che i suoi presbiteri si sposino. Il problema certamente esiste ma non è di grande entità. Ci vuole tempo ma le soluzioni ci sono e le troverò».
LA LOTTA ALLA MAFIA. Bergoglio ha detto la sua anche sulla criminalità organizzata. «Alcuni sacerdoti tendono a sorvolare sul fenomeno mafioso, naturalmente condannano i singoli delitti, onorano le vittime, aiutano come possono le loro famiglie, ma la denuncia pubblica e costante delle mafie è rara. Il primo grande Papa che la fece proprio parlando in quelle terre fu Wojtyla, e fu applaudito da una folla immensa».
Nel colloquio con il fondatore di Repubblica, papa Francesco ha spiegato anche di voler approfondire la conoscenza del fenomeno mafia: «So quello che fanno, ma mi sfugge il modo di pensare. È questo aspetto che vorrei esaminare e lo farò leggendo i tanti libri che sono stati scritti in proposito e le tante testimonianze».

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