Metabolizzata la notizia delle dimissioni del Papa adesso tutto l’interesse sembra spostato sul Conclave, la riunione dei cardinali che dovranno eleggere il prossimo Pontefice.
Il Papa cesserà di essere il capo della chiesa il prossimo 28 febbraio alle ore 20, ma chi lo sostituirà? I nomi che si fanno vanno dal cardinale Scola di Milano sino all’honduregno Maradiaga.
Euronews ha chiesto a Marco Politi, noto vaticanista e biografo non ufficiale del Papa, che tipo di Conclave eleggerà il prossimo Pontefice e quali sono i rapporti di forza al suo interno.
“Certo che ci sono delle correnti: c’è un gruppo conservatore che è quello che ha voluto otto anni fa l’elezione di Papa Ratzinger, ma certo questo gruppo ultraconservatore non riuscirà a imporsi in questo conclave perché si cercherà un personaggio del centro capace di un’opera di mediazione ma i giochi sono aperti. Noi non sappiamo quanto sono forti i riformatori nel conclave e cosa pensano i papabili, perché in questi anni c’è stato un clima di conformismo. Nessuno diceva una cosa diversa da quello che diceva Ratzinger, ma ci sono problemi come la crisi dei preti, la possibilità di avere dei preti sposati il problema delle donne nella chiesa, anche il problema dell’esercizio del potere papale che richiedono riforme e nessuno finora si è pronunciato chiaramente a favore di queste riforme”.
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