Milingo a Costa Serina (Bergamo): il commento “ha bruciato tutto”

Bergamo – Ieri mattina Monsignor Lusaka Emannuel Milingo, conosciuto come l’arcivesco che porta avanti la sua battaglia per concedere ai sacerdoti il diritto di sposarsi, ha passeggiato, accompagnato dall’inseparabalie Maria Sung, a Costa Serina. Il motivo che ha spinto l’esorcista e guaritore africano a percorrere le strade tortuose e anguste della valle Brembana è stata la volontà di incontrare gli amici che hanno sposato la sua battaglia. Al termine dell’incontro il monsignore ha concesso un’intervista ai colleghi di Bergamonews nella quale ha ringraziato i numerosi fedeli bergamaschi che in questi anni gli sono stati vicino.

«Voglio ringraziare i bergamaschi perchè per tanti anni mi hanno dato una straordinaria ospitalità – ha spiegato Milingo – Hanno avuto nel tempo molte responsabilità nella mia associazione e con loro abbiamo fatto, in questi anni, tante cose insieme». Il monsignore in abiti sacerdotali con voce serena, pacata e allo stesso tempo sicura del proprio operato nel corso del tempo ha aggiunto: «Voglio anche affermare ancora una volta e a gran voce che i preti sposati di Bergamo devono essere fiduciosi sul domani così come lo sono io». Parole che ancora una volta confermano la convinzione profonda del reverendo, quella di riconoscere il diritto al matrimonio ai sacerdoti. Costa Serina non è stata né la prima né l’ultima tappa del suo "tour" in Italia che proseguirà dapprima con destinazione Venezia, poi a Napoli per giungere quindi nel centro del cattolicesimo romano.

REAZIONI – Dura la reazione di Don Giuseppe Serrone, sacerdote sposato ed ex parroco, che agisce come presidente dell’Associazione sacerdoti lavoratori sposati, che ieri è apparso infastidito dalla presenza di Milingo nella Bergamasca. «Milingo si è spostato nella zona di Bergamo per incontri personali. I sacerdoti sposati della nostra associazione non lo hanno incontrato». Don Giuseppe Serrone è andato all’attacco: «L’ex vescovo sostiene che è a causa del celibato molti preti sono diventati alcolisti, poligami ecc. E’ viceversa noto che l’alcolismo affonda le sue radici in ben altre cause. Inoltre ha utilizzato problematiche sociali per giustificare le propie argomentazioni. Non tralasciando che l’atteggiamento da lui assunto è pericoloso perché non serve alla causa. Anzi la danneggia. Milingo avrebbe potuto esserci d’aiuto (e forse può ancora farlo) cercando un colloquio con i capi di Roma, impegnandosi come vescovo a coordinare un lavoro per il celibato facoltativo». Il religioso conclude: «Ora ha bruciato tutto e stupidamente ama la ribalta della cronaca come quando venne in Italia l’ultima volta a gennaio e nei giorni scorsi a Vicenza ed incontrò Sguotti. Perché Sguotti? E perché non altri che non cercano la ribalta della cronaca, ma la sostanza dei problemi?». (fonte: ilnuovogiornaledibergamo)

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