Come c’era da aspettarsi, fra i simboli eliminati c’è “Italiani con Draghi-Rinascimento”, la lista in cui è stato inserito il nome dell’ex presidente del Consiglio senza però il suo avvallo. La presentazione di un simbolo che riporta un nome senza il consenso del diretto interessato viola la regolamentazione di trasparenza, pertanto la decisione del ministero dell’Interno non giunge inattesa.
Eliminata dall’agone politico anche la lista dell’ex presidente dell’Anm Luca Palamara, che aveva il nome di “Palamara Oltre il Sistema”. Seguono poi Partito Liberale Italiano, Movimento Politico Libertas, Sud chiama Nord (in questo caso la lista è stata ritirata), Partito Pensionati al Centro, Democrazia Cristiana, Pensiero e Azione Ppa, L’Italia s’è desta, Lega per l’Italia, Partito Federalista Italiano, Movimento per l’instaurazione del socialismo scientifico cristiano – No alla cassa forense, Democrazia Cattolica Liberale e Up con De Magistris.
Sono 14, dunque, le liste eliminate, anche se nel corso di questa settimana sarà comunque possibile presentare dei ricorsi. Entro sabato 20 agosto, in ogni caso, tutti i nomi correlati di firme saranno comunicati alle Corti di Appello e da sabato scatteranno i canonici 30 giorni di campagna elettorale.
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