Diocesi Albenga-Imperia: rivoluzione in curia a Mons. Guglielmo Borghetti la gestione della diocesi

“Il titolo di vescovo della diocesi di Albenga resta a Mario Oliveri, ma sarò io ad avere i pieni poteri”. Lo ha detto il monsignor Guglielmo Borghetti, vescovo coadiutore della Diocesi di Albenga e Imperia. Borghetti, vescovo di Pitigliano (Grosseto) è stato nominato coadiutore del vescovo Mario Oliveri il 10 gennaio. Il Papa ha deciso di mandare un tutor nella diocesi di Albenga-Imperia dopo aver saputo di vari scandali. Tra questi l’accoglienza in seminario di aspiranti sacerdoti senza aver esaminato con attenzione la reale vocazione dei giovani generando preti ‘deboli’, sacerdoti condannati o indagati per pedofilia o altri che posano nudi su Facebook.

Borghetti stamani ha letto al Collegio dei Consultori della diocesi la bolla papale che contiene la missione affidatagli da Papa Francesco. Parlando con i cronisti Borghetti ha fatto riferimento all’articolo 381 del codice di diritto canonico che recita: “Compete al Vescovo diocesano nella diocesi affidatagli tutta la potestà ordinaria, propria e immediata che e’ richiesta per l’esercizio del suo ufficio pastorale, fatta eccezione per quelle cause che dal diritto o da un decreto del Sommo Pontefice sono riservate alla suprema oppure ad altra autorità ecclesiastica”.

Il vescovo Boghetti coordinerà l’economato, nominerà sacerdoti e ‘sistemerà’ anche il seminario. “Sono appena arrivato e conosco poco questa realtà, mi metterò subito al lavoro, cercheremo di fare le cose per bene con l’aiuto del Signore”.

I sacerdoti che oggi hanno assistito alla sua prima celebrazione in seminario hanno detto espressamente che per la Diocesi di Albenga “inizia una rivoluzione copernicana”. E Borghetti ha ripetuto il suo motto “Servire il Vangelo per la speranza del mondo”. Alla messa c’era anche il vescovo Mario Oliveri che non ha voluto parlare.

“Il mio mandato e’ di governo pieno nella diocesi, secondo i criteri di un vescovo in carica. Tuttavia ribadisco che la mia funzione sarà nel segno della fraternità, ma cambiamenti ci saranno, avverranno con impegno e attenzione”. Ha affermato monsignor Borghetti in occasione del suo insediamento. Secondo fonti ecclesiali è  la prima volta che un vescovo coadiutore ha piena potestà nel governo di una diocesi. “Avrò una completezza d’azione e quindi di governo. La mia sarà una missione di continuità, ma anche di discontinuità come spesso accade in una parrocchia. La prima cosa da fare, secondo saggezza, è capire dove mi trovo, capire chi ho accanto, studiare le situazioni e quindi prendere delle decisioni. E’ un lavoro che richiederà molto impegno e molte preghiere”.

 

Borghetti ha poi spiegato che la sua presenza è dovuta al fatto che “il Santo Padre ha ravvisato alcune problematiche e certi disagi in diocesi, ecco perche’ c’e’ un coadiutore. Cercheremo di capire affinchè questa comunità possa proseguire serenamente”. Il vescovo Borghetti farà la sua prima uscita pubblica domenica prossima in occasione della Domenica delle palme quando celebrerà la messa nella cattedrale di San Michele.

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