Citta del Vaticano – il pianeta preti sposati…

Il Cardinale Franc Rodé, prefetto della Congregazione vaticana per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, in una dichiarazione del 9 Novembre ritiene che i religiosi, con la loro scelta della castità, diano oggi al mondo uno straordinario esempio di libertà.

Secondo il Cardinale, chiamato a questa carica da Giovanni Paolo II nel 2004, “in una società dove la castità nel celibato è un ideale possibile, anche il matrimonio e la sessualità vengono liberati”.

“Sono convinto – confessa – che la castità liberi la sessualità, anche quella delle persone sposate”.

Per don Giuseppe Serrone sono posizioni classiche delle Teologie vaticane e ancora chiusure verso i sacerdoti sposati: chiediamoci se realmente  "con la castità i religiosi danno esempio di libertà"

Franco Allevi scrive all’editorialista del settimanale "Oggi" (n.43, 2007, p. 17), don Leonardo Zega ritenendo il celibato dei preti "un problema antico e sempre agli onori della cronaca… Perché i preti non possono crearsi una famiglia?

Don Zega, ex Direttore di "Famiglia Cristiana" rispondendo sostiene che il nodo della questione, a partire dal caso di Don Sante Sguotti, è "lo scontro inevitabile tra un prete, che non intende più rispettare impegni liberamente assunti, e il suo vescovo".

Per Don Leonardo Zega il celibato ecclesiastico "non è un’imposizione, ma una libera scelta, fatta dopo anni di prova e alla luce del sole". Il teologo  curatore della rubrica "i dubbi dell’anima" conclude auspicando: "forse un giono si concederà che, accanto al sacerdozio celibatario, coesista il sacerdozio sposato. Non sarà uno scandalo ne una novità nella chiesa".

Per don Giuseppe Serrone la causa dei sacerdoti sposati ha bisogno di un cambiamento epocale e di una nuova visione teologica del sacerdozio. "Invito i nostri teologi ad elaborare nel contesto storico attuale delle tracce pratiche di rinnovamento e di azione. Il dialogo con le gerarchie appare chiuso quasi del tutto. Le famiglie come comunità cristiane di base potrebbero essere la nuova strada per testimoniare la fede cristiana. Abbiamo bisogno di uscire dagli standar teologici. Su questa strada del dialogo ad oltranza con chi è sordo la nostra causa si stagnerà. Invito a riflettere ed operare sul tema della riforma della chiesa cattolica con particolare riferimento al tema del celibato sacerdotale. Secondo i fondamenti biblico-teologici, il celibato non può essere considerato fra le intenzioni del Cristo, è solo una disciplina ecclesiale  che può sempre essere cambiata".

Il sito dei papaboys si ferma ad analizzare gli errori alcuni errori dei media affermando che "talvolta solamente refusi di stampa, qualche altra veri e propri indizi della solenne ignoranza che vige nel nostro paese in materia religiosa". Don Giuseppe Serrone  da alcuni anni impegnato in un tentativo di libera informazione religiosa, continua commentando: "Mi sembra un contro attacco strumentale quaello dei papaboys verso un articolo interessante di Curzio Maltese che illumina un aspetto particolare della vita dello Stato-chiesa. Spesso media cattolici allineati con le posizioni di parte della gerarchia non sono così sufficientemente critici verso errori comportamentali nell’ortoprassi, eseguiti da "uomini di chiesa".

Abbiamo bisogno di qualcosa di concreto per i preti sposati, le suore, per preti e suore in crisi…cioè per chi ha problemi a vivere come imposto il celibato ecclesiastico o per chi durante la propria vita capisce che quella della verginità non era la sua strada. Alla fine dell’estate del 2008 abbiamo il progetto di aprire una nuova sede per i sacerdoti sposati nell’Emilia romagna. Mi auguro che si  l’anima di tale iniziativa possa incontrare positivi riscontri per far prevalere le opere sulle parole.

Intanto in un convegno a Padova continuano le letture statiche del fenomeno crisi-preti: "Sacerdoti soli sottorganico con troppi impegni". Oltre 500 sacerdoti della diocesi di Padova hanno partecipato al secondo giorno di lavoro dell’incontro “Preti insieme e corresponsabili in un mondo che cambia” in corso al Duomo di Asiago.

Lo scorso 21 ottobre 2007, su iniziativa di un gruppo di preti sposati ha avuto luogo un incontro all’abbazia di Maguzzano in provincia di Brescia.

Il 30ennale di Vocatio, una delle prime associazioni di sacerdoti sposati, ha ricordato don Serrone,  si celebrerà l’anno prossimo: molti membri hanno pagato di persona a causa del celibato e Dio ci chiederà conto di cosa abbiamo fatto per cambiare le cose.

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