Medio Oriente. Razzi e incursioni di Hamas, morti e feriti. Netanyahu: siamo in guerra

Un vigile del fuoco spegne le fiamme provocate dai razzi caduti sulla città israeliana di Ashkelon

Guerra. Lo ha detto il ministro della difesa israeliano, Yoav Gallant. Lo ha ripetuto il capo della polizia, Yaakov Shabtai. Lo ha ribadito, senza mezzi termini, il premier Benjamin Netanyahu. Quella che Hamas ha lanciato “è una guerra contro lo Stato di Israele. Cittadini di Israele siamo in guerra e non è solo un’operazione, è proprio una guerra”. Israele è pronto a rispondere, in quella che si prevede sarà l’ennesima spirale di violenza mentre dall’Iran arriva l’appoggio alle azioni palestinesi. Al momento si contano 22 vittime e circa 545 feriti a causa dei lanci di razzi di Hamas. Cinque palestinesi sono stati, invece, uccisi a Sderot. L’esercito israeliano ha richiamato in servizio decine di migliaia di riservisti, secondo quanto ha appreso la televisione pubblica Kan. Si tratta, secondo la emittente, dell’inizio della Operazione Spade di ferro“Decine di aerei israeliani stanno attaccando a Gaza un numero di obiettivi di Hamas nella Striscia”, ha annunciato un portavoce militare. Sarebbero stati colpiti, dai raid israeliani, 17 compound militari e quattro centri di comando operativi appartenenti a Hamas nella Striscia. “Pagheranno un prezzo mai conosciuto prima“, ha minacciato Netanyahu. Hamas ha pubblicato foto che mostrano miliziani armati catturare soldati israeliani nel corso di un attacco a una base militare sul confine con la Striscia di Gaza.

La pioggia di missili

Dall’alba di oggi dalla Striscia si è riversata – a sorpresa – una pioggia di razzi verso il sud e il centro del Paese (Tel Aviv e Gerusalemme comprese) mentre dall’enclave palestinese penetravano in territorio israeliano decine di miliziani armati di Hamas (anche in parapendio), o dal mare. Per ora in Israele ci sono 22 vittime uccise dai razzi, 545 i feriti. Ma – secondo i media – il bilancio è destinato ad aumentare. Il capo dell’ala militare di Hamas Mohammad Deif da Gaza ha definito l’operazione ‘Alluvione al-Aqsa’ causata “dalla profanazione dei luoghi santi a Gerusalemme” e dal costante rifiuto da parte di Israele di “liberare i nostri prigionieri”. Poi ha aggiunto, che i razzi lanciati nella prima fase dell’operazione “sono stati 5.000”. Israele – dove oggi è shabbat e l’ultimo giorno del lungo periodo di festività religiose – è stato colto di sorpresa così come avvenne – hanno fatto notare analisti – nella Guerra di Kippur di 50 anni fa che si svolse in questa data. Poi ha dichiarato lo ‘stato di allerta di guerra’ e richiamato i riservisti mentre il premier Benyamin Netanyahu si appresta a presiedere una riunione urgente di sicurezza. Notizie non confermate al momento hanno riferito che nelle infiltrazioni dei miliziani armati di Hamas nel sud del Paese sono stati presi in ostaggio israeliani ad Ofakim e ci sarebbero sparatorie in corso a Sderot. Altre notizie – anche queste senza conferme – riferiscono di soldati catturati e portati a Gaza. A causa delle infiltrazioni di Hamas, l’esercito e la polizia hanno ordinato alla popolazione israeliana in prossimità della Striscia di restare al chiuso in casa. Nel frattempo sono state sospese tutte le proteste previste questa sera contro la riforma giudiziaria in ogni parte di Israele.

 

Il cratere aperto da un razzo caduto su Askelon

Il cratere aperto da un razzo caduto su Askelon – Ansa

Hamas: “Rapiti 35 cittadini israeliani”
Hamas afferma di aver rapito 35 israeliani, tra civili e militari. Lo riportano i media israeliani. Secondo il sito di notizie Ynet, il movimento ha annunciato di aver preso in ostaggio “almeno 35 israeliani” dopo “l’infiltrazione delle sue forze in Israele”. Hamas ha pubblicato foto che mostrano miliziani armati catturare soldati israeliani nel corso di un attacco a una base militare sul confine con la Striscia di Gaza. Lo ha riferito il Times of Israel, ricordando che altre clip sul web appaiono mostrare civili israeliani presi in ostaggio. Per entrambe le cose tuttavia non c’è alcuna conferma né da parte dell’esercito, che deve ancora commentare simili notizie, né da parte delle autorità politiche israeliane.

 

Un edificio colpito da un razzo a Tel Aviv

Un edificio colpito da un razzo a Tel Aviv – Ansa

Netanyahu convoca il Consiglio di sicurezza del governo

Il Consiglio di sicurezza del governo guidato da Benjamin Netanyahu terrà una riunione straordinaria per valutare la situazione all’una, ora locale. Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha approvato il richiamo dei riservisti e in ministro della Difesa Yoav Gallant ha dichiarato che “Hamas ha commesso un errore grave e ha iniziato una guerra, ma lo Stato di Israele vincerà questa guerra”.

Alcuni mezzi colpiti dai razzi nella città israeliana di Askelon

Alcuni mezzi colpiti dai razzi nella città israeliana di Askelon – Reuters

Da Hamas i video della irruzione dei miliziani da Gaza
Circolano sui social media dei video, di cui riferiscono i media dello Stato ebraico, che mostrano militanti palestinesi in uniforme nella città di Sderot, al confine con la Striscia di Gaza. In uno si vede quello che sembrerebbe essere il corpo senza vita di un militare israeliano calpestato da una folla inferocita. In un altro si vedono militanti palestinesi portare via un soldato israeliano, a bordo di una motocicletta. Altri video mostrano un gruppo di uomini palestinesi che balla attorno e sopra un carro armato israeliano in fiamme.

Le ombre iraniane

Ci congratuliamo con i combattenti palestinesi“, ha dichiarato il consigliere per gli Affari militari della Guida Suprema dell’Iran, il maggiore generale Yahya Rahim Safavi, commentando il massiccio attacco scatenato da Hamas contro Israele. “Staremo al fianco dei combattenti palestinesi fino alla liberazione della Palestina e di Gerusalemme”, ha aggiunto il consigliere di Ali Khamenei. Da parte sua, Hezbollah ha lodato la massiccia operazione di Hamas contro Israele, affermando che si tratta di un messaggio ai Paesi arabi che normalizzano le relazioni con Israele, secondo quanto ha riportato il Times of Israel.

Il parroco di Gaza offre rifugio in parrocchia

”La situazione è molto brutta, nessuno sa dove si arriverà”. Padre Gabriel Romanelli, parroco latino di Gaza, non nasconde la sua preoccupazione. Interpellato dall’Adnkronos, padre Romanelli descrive una situazione preoccupante, ”molto brutta. Io – dice – mi trovo a Betlemme perché dovevo aspettare dei medicinali ma dovrei tornare domani a Gaza”. ”I nostri a Gaza – spiega – stano bene. Però la situazione è molto brutta. Nessuno sa dove si arriverà”. Intanto, la parrocchia della Sacra Famiglia di padre Romanelli si è mobilitata per offrire riparo alle famiglie: ”Abbiamo incominciato a ricevere i parrocchiani con le loro famiglie. Potranno rifugiarsi qui. Stiamo anche allestendo spazi in una scuola per ulteriori rifugiati”.

Palazzo Chigi “condanna il terrore, la difesa è un diritto di Israele”
“Il governo italiano segue da vicino il brutale attacco che si sta svolgendo in Israele. Condanna con la massima fermezza il terrore e la violenza contro civili innocenti in corso. Il terrore non prevarrà mai. Sosteniamo il diritto di Israele a difendersi”, lo afferma in una nota di Palazzo Chigi

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