Chiesa: lettera di 7 religiosi, e’ distante da societa’
(Adnkronos) – ”Perche’ ci viene chiesto di essere credenti che devono obbedire e difendere la verita’ e non ci dicono invece che la Verita’ e’ piu’ grande di noi e per questo va ricercata costantemente, ovunque e con tutti?”. Lo chiedono in una lettera aperta alla chiesa italiana, ”ormai valutata insostenibile e nella quale chi la vive soffre perche’ non vi si riconosce piu”’, la teologa Antonietta Potente, Benito Fusco, frate dei Servi di Maria e i sacerdoti Alessandro Santoro, Pasquale Gentili, Pier Luigi Di Piazza, Paolo Tofani, Andrea Bigalli.
L’appello, che al momento del lancio ha gia’ raccolto piu’ di 250 adesioni, invita la chiesa a ripensare le sue strutture di comunita’, e soprattutto la propria struttura gerarchica e i suoi rapporti con la societa’. ”Noi vorremmo che si rifiutasse ogni privilegio economico – continua l’appello – e soprattutto vorremmo che l’economia delle strutture ecclesiali non fosse complice della finanza e delle banche che speculano con il denaro a scapito del sudore e del sangue di individui e intere comunita’, praticando un indebito sfruttamento, non solo delle risorse umane, ma anche di quelle naturali”.