Clooney attacca Trump, Amal col pancione ai Cesar

Un George Clooney battagliero e autore di un duro attacco al presidente americano Donald Trump alla cerimonia dei César, dove l’attore ha ricevuto il premio del cinema francese alla carriera.

“I cittadini del mondo – ha detto – devono lavorare sempre più duramente e con grandi sforzi per non lasciare che l’odio vinca. Le azioni di questo presidente hanno causato allarme e sgomento tra i nostri alleati e dato un notevole vantaggio ai nostri nemici”. E ha aggiunto: “La colpa non è in realtà sua perché la paura era già presente e lui l’ha solo sfruttata e piuttosto con successo”. Poi la citazione di Shakespeare: “Cassio aveva ragione: La colpa, caro Bruto, non è nelle stelle, ma in noi stessi”.

Al suo fianco, bellissima, la moglie Amal Alamuddin, che a giugno partorirà i loro due gemellini, ha debuttato con il pancione deliziosamente fasciato in un abito bianco firmato Atelier Versace. E a lei, dal palco, il bel George ha dedicato un momento di assoluta tenerezza: “Non passa giorno in cui non sia orgoglioso di essere tuo marito e penso soprattutto ai prossimi mesi”.

Al Théâtre du Châtelet di Parigi ha trionfato il regista olandese Paul Verhoeven, che con il suo Elle, ha vinto il premio per il miglior film. Accanto a lui premiata come miglior attrice la protagonista Isabelle Huppert adesso in volo per l’America per la serata degli Oscar di domani.

Il miglior film straniero è Io, Daniel Blake di Ken Loach, miglior lungometraggio d’animazione La mia vita da zucchina, di Claude Barras. Miglior regista Xavier Dolan per È solo la fine del mondo, miglior attore Gaspard Ulliel per È solo la fine del mondo. Niente premio per Fuocoammare: come miglior documentario è stato indicato Merci, patron di François Ruffin.

Questi gli altri premi:
Miglior attrice non protagonista: Déborah Lukumuena per Divines
Miglior attore non protagonista: James Thierrée per Mister Chocolat
Miglior giovane attrice: Oulaya Amamra per Divines
Miglior giovane attore: Niels Schneider per Diamant noir
Miglior sceneggiatura originale: Sólveig Anspach, Jean-Luc Gaget per L’effetto acquatico
Miglior sceneggiatura non originale: Céline Sciamma per La mia vita di zucchina
Miglior scenografia: Jérémie D. Lignol per Mister Chocolat
Miglior montaggio: Xavier Dolan per È solo la fine del mondo
Migliori costumi: Anaïs Romand per La danseuse
Migliori musiche: Ibrahim Maalouf per Dans les forets de Sibérie
Miglior opera prima: Divines di Houda Benyamina
Miglior fotografia: Pascal Marti per Frantz
Miglior suono: Marc Engels, Fred Demolder, Sylvain Réty, Jean-Paul Hurier per L’odyssee

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