Abusi su bambini sordomuti. Accusato un sacerdote della diocesi di Civitacastellana

Il prete trasferito nel Viterbese venti anni fa raggiunto dalla troupe di La 7
09/02/2017 – 10:09

CIVITA CASTELLANA – Vive a Civita Castellana uno dei sacerdoti coinvolti nell’inchiesta sui 67 casi di abusi sessuali che ci sarebbero stati fino alla fine degli anni Ottanta all’istituto religioso Provolo di Verona. La troupe di Piazza Pulita l’ha raggiunto nel Viterbese, dove risiede ormai da venti anni dopo aver lasciato il Provolo. La struttura, all’epoca, ospitava bambini sordomuti che sarebbero stati vittime di violenze da parte dei preti.

La vicenda è stata al centro della trasmissione sulla 7 di giovedì scorso. Il giornalista Luca Bertazzoni dopo aver raccolto le testimonianze delle vittime è arrivato “nelle campagne viterbesi. Qui, vent’anni fa – spiega nel corso del servizio-, si è trasferito don ***, uno dei sacerdoti dell’istituto Provolo accusati di aver violentato degli alunni. Don *** è anche presidente della federazione italiana assistenza sacerdoti”. Un finto prete ha incontrato il sacerdote, riprendendo di nascosto l’incontro. Nel video si sente il finto prete confessare di aver avuto rapporti intimi con un bambino. Il sacerdote lo consiglia di contattare una serie di persone che possono aiutarlo: “Tu gli presenti la tua situazione – dichiara il prete mostrando una lista – e gli dici: ‘Guarda, ho avuto questa… chiamala difficoltà; questo incidente. Non lo so, chiamalo come vuoi. Ti conviene buttar fuori tutto perché tutti questi hanno il segreto professionale, eh. Io ti do quelli di cui mi fido e che so, che conosco di più. Non succede niente guarda, ti assicuro. Con queste persone che ti ho dato, non ti succede proprio niente. Questi ti consiglieranno anche, per esempio, eventualmente, altre soluzioni se nella tua diocesi di origine è un problema. Basta una piccola amplificazione sui giornali e… ciao, sei fritto. Questi sanno anche come difenderti dai giornali. Una delle cose a cui facciamo molta, molta attenzione sono proprio i mezzi di comunicazione: non devono entrare in queste situazioni qua”.

Dopo l’incontro con il finto prete, Bertazzoni riesce a parlare con il sacerdote in strada nel centro di Civita Castellana e gli racconta di aver parlato con due vittime che lo accusano degli abusi. Un incontro per strada in cui il sacerdote dichiara davanti alle telecamere: “Io non c’entro niente. Ma voi siete stupidi oppure ci somigliate? Io non c’entro niente. Nel modo più assoluto. Andate a farvi benedire. Ma voi siete malati. Siete malati qua dentro. Sa da quanto tempo sono via dal Provolo? Ma sa da quanto tempo? E sa quanto tempo dopo è venuta fuori questa storia? Non capisco perché voi andate dietro questa cosa qua’. Il giornalista lo incalza, gli dice che ha il video con le vittime che raccontano gli abusi e il sacerdote replica: ‘Poverini (rivolto agli ex allievi dell’istituto). Ma se non sanno neanche chi sono…”. Eppure le vittime non si arrendono. Pur se il reato è ormai prescritto, chiedono giustizia.

viterbonews24.it

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