Don Contin, l’annuncio del vescovo «Avviate le pratiche per sospenderlo»

Monsignor Cipolla: «Addolorato, ma decisione doverosa. Ho ricevuto l’incoraggiamento del Papa. Da don Andrea comportamenti immorali»

PADOVA Aperta la procedura per la sospensione a divinis di don Andrea Contin, il parroco della parrocchia di San Lazzaro coinvolto nello scandalo delle orge con altri preti. Il vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla, ha annunciato l’avvio del procedimento per le «dimissioni dallo stato clericale» di don Andrea, che presto, quindi, potrebbe non essere più prete. Il vescovo, che ha rivelato di aver ricevuto sabato una telefonata d’incoraggiamento da papa Francesco, ha detto: «Siamo in dovere di prendere provvedimenti disciplinari».

«I provvedimenti ai quali sono arrivato mi fanno soffrire, non sono determinati dal clamore mediatico, la competenza è della Magistratura. Purtroppo abbiamo maturato la certezza di sue gravi responsabilità morali. Comportamenti inaccettabili come prete e come uomo. Sono intollerabili. Sono stati ammessi di fronte a me solo in questi giorni».

«Un conto – ha detto ancora il vescovo – è la scelta fatta in età adulta come vita di coppia, le possibili fragilità. Ma no a una doppia vita in totale contrasto. E’ caduto in uno stile di vita non consono e non idoneo a esercitare il ministero. E’ una figura talmente compromessa che non può essere ripresentata. Per questo abbiamo aperto la procedura di sospensione a divinis. Cercherò lo stesso di accompagnare don Contin. Esprimo solidarietà alla famiglia di origine e provo dispiacere per la comunità san Lazzaro».

Un caso diverso quello di don Roberto, il religioso coinvolto nelle orge, confessore di Belen: «Don Roberto – ha detto il vescovo – è un caso diverso, non ci sono ancora gli elementi e non ho riscontro delle responsabilità. Il coinvolgimento sembra parziale e occasionale. Siamo stati esposti non solo a una riflessione etica ma esposti alla vergogna di tutto il mondo. Il Tribunale diocesano avrà più risorse per indagini preliminari. Entro qualche settimana istituiremo una commissione indipendente per denunce contro il comportamenti dei sacerdoti; verrà attivata una linea telefonica e mail per appuntamenti personali per far emergere velocemente casi di questo tipo. Non vogliamo sostituirci alla magistratura, anzi. Verità e trasparenza renderanno più luminosi questa comunità. La fragilità non toglie bellezza al Vangelo. Chiedo perdono ma ringrazio e presento lodi per tutto il bene compiuto. Sono contento di essere cristiano e di essere vescovo della bella chiesa di Padova».

02 febbraio 2017

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