Capitalismo cristiano: gli standard etici

È ancora possibile, oggi, un’etica cristiana degli investimenti? Prendiamo il caso degli standard della Chiesa Metodista inglese che muove più di un miliardo di sterline in prodotti finanziari, orientando gli investimenti in base a principi di teologia biblica

È ancora possibile, oggi, un’etica cristiana degli investimenti? Si tratta di un residuo antimoderno o, piuttosto, di un modo estremente concreto e efficace di affrontare dilemmi, contraddizioni e ostacoli che proprio la modernità quotidianamente ci presenta?

Prendiamo il caso della Chiesa Metodista inglese. Il metodismo è un’espressione del protestantesimo che, con circa 70 milioni di fedeli, 575mila dei quali nella sola Inghilterra, ha dato vita ad una delle chiese evangeliche più diffuse nel mondo.

Capitale della fede

Separatasi ufficialmente da quella anglicana nel 1795, La Chiesa Metodistainglese è oggi anche una piccola potenza finanziaria con un monte investimenti di circa 1miliardo di sterline. Al cambio odierno, fanno 1miliardo e 115milioni di euro, cifra notevole che comprende il fondo pensioni dei dipendenti, la raccolta delle chiese locali, ma anche il denaro per opere sociali, caritatevoli e per la formazione scolastica. Fondi che, conformemente al proprio mandato, la Chiesa si impegna a far fruttare orientando le proprie scelte su «solidi principi teologici». Considerando biblicamente fondato il dovere di far fruttare i propri beni, le linee di azione si concentrano in particolare in attività di analisi dell’operato del destinatario dell’investimento, attività di lobbying, advocacy e studio valutazione dell’impatto sociale tanto dell’attività del destinatario, quanto dell’investimento.

La Chiesa metodista è oggi parte del Church Investors Group, che riunisce 59 realtà religiose e colloca sul mercato borsistico londinese un totale di 16miliardi di sterline.

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John Wesley presso i Nativi americani in Georgia (1736)

Hulton Archive/Getty Images

La lezione di Wesley

In accordo con i dettami di John Wesley (1703-1791), il fondatore del movimento, a occuparsene è un’apposita commissione, il Central Finance Board, che opera nella City di Londra. Nei suoi sermoni, Wesley insegnava: «Guadagna tutto quello che puoi. Risparmia tutto quello che puoi. Investi tutto quello che puoi. Dona tutto quello che puoi». All we can, «tutto ciò che possiamo», è d’altronde il nome della associazione di sostegno e sviluppo della Chiesa metodista. Il Central Finance Board of the Methodist Church (CFB) cerca di lavorare seguendo precisi standard etici di investimento. Il presupposto di questi principi è: mai sentirsi proprietari delle ricchezze, ma sentirsi in dovere di farle fruttare. Per realizzare questi propositi, nel 1983 è stata la Joint Advisory Committee on the Ethics of Investment (JACEI), presieduta dal reverendo John Howard, che affianca nel suo lavoro di discernimento etico il Central Finance Board.

Guadagna tutto quello che puoi. Risparmia tutto quello che puoi. Investi tutto quello che puoi. Dona tutto quello che puoi

John Wesley
tratto da vita.it

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