Nella diocesi di Venezia è crisi di ordinazione di preti
Escludendo i primi mesi 2016, nei quali c’è stata una parziale inversione di tendenza (comunque poco confortante), negli ultimi trent’anni il numero di preti nella diocesi di Venezia si è ridotto in maniera sensibile, mettendo in crisi il ministero del sacerdozio. Come riporta la Nuova, nell’anno in corso sono stati quattro i nuovi preti ordinati, tutti giovani, di età compresa tra i 27 e i 40 anni, ma per tornare ad un’annata così positiva bisogna scorrere all’indietro molte apgine di calendario, arrivando al 1999.
Nell’ultimo decennio si sono registrati anche due picchi in negativo, nel 2008 e nel 2010, con zero ordinazioni. Il numero di sacerdoti è inevitabilmente crollato, passando dai 241 del 1990 ai 173 di oggi: una forbice ampissima, con la situazione gravata anche dall’età dei preti, molti anziani, in un’età nella quale è difficile seguire una parrocchia e dire messa. La gestione della comunità dei fedeli è oggi un vero e proprio scoglio, con i più giovani costretti a fare avanti e indietro, occupandosi anche dei boy scout, del catechismo e delle confessioni.
La situazione della diocesi di Venezia, quindi, non è certo delle migliori. L’unica soluzione, ha spiegato il vicario episcopale per la Pastorale don Danilo Barlese, è quella di chiedere uno sforzo in più ai diaconi e ai parroci, che dovrebbero promuovere nel limite del possibile la collaborazione tra le parrocchie. Un esempio è quello della comunità dei Tolentini e di San Pantalon, affiancate da qualche giorno alla parrocchia dei Frari. Fu lo stesso ex patriarca di Venezia, Marco Cè, a promuovere una prima collaborazione tra parrocchie nel 1990, gettando le fondamenta per l’unità pastorale di Dorsoduro: oggi una necessità per il centro storico lagunare, specie in virtù dell’altissimo numero di piccole parrocchie e di preti anziani.