Nel vortice di trasferimenti decisi dall’Arcivescovo di Cagliari Arrigo Miglio, nessun incarico risulta al momento conferito a don Massimiliano Pusceddu e a don Giancarlo Dessì. Il primo, al centro delle polemiche poche settimane fa per una omelia omofoba e rinviato a giudizio con l’accusa di lesione personali, minacce e porto abusivo di pistola, il secondo sarebbe invece accusato di presunta appartenenza ad una loggia massonica cagliaritana, condizione vietata dal diritto canonico ad un sacerdote. In entrambi i casi si tratta di due casi spinosi perla Curia cagliaritana che, in questi mesi, ha dovuto affrontare anche i procedimenti sulla presunta pedofilia contestata al parroco di Villamar don Pascal Manca (e per questo finito in carcere per alcuni mesi) e a quello di Gesico don Luca Pretta. In quest’ultimo caso il pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione e, entro la metà di settembre, si conoscerà la decisione finale del giudice. Pronunciamento che se confermerebbe quanto scritto dal PM avrebbe del clamoroso: l’accusa risulta infondata.
La notizia della richiesta di archiviazione ha fatto il giro della Diocesi dove, quanto sta succedendo, sta destando non poco scalpore anche per le numerose coincidenze che vanno via via emergendo. Dopo l’arresto del parroco di Villamar don Manca, l’accusa di massoneria a Mandas per don Giancarlo Dessì che, guarda caso, sino a dicembre 2012, era parroco di Villamar. La Parrocchia di Gesico, stando a quanto riportato dal sito della Diocesi, appartiene invece alla vicaria di Mandas guidata sino a poche settimane fa proprio da don Dessì.
Elementi che stanno facendo storcere il naso a più di una persona. C’è qualche legame fra i casi in questione? Le diverse accuse hanno un qualche collegamento fra loro? Le prime risposte giungeranno a breve quando si conosceranno le carte del procedimento contro don Luca Pretta (si vocifera, anche in questo caso, del coinvolgimento di alcuni sacerdoti che hanno mosso accuse contro il Pretta) e a fine mese di settembre si terrà l’udienza per decidere se don Pascal Manca sarà rinviato a giudizio. Tutti fili di una trama che sembra scritta da Dan Brown in una sorta di sequel del suo famoso best seller Angeli e demoni.
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