NOÈ E LA COLOMBA COL RAMO D’ULIVO
(fine del XII secolo – prima metà del XIII, Monreale, Cattedrale di S. Maria Nuova)
«Un tale gli chiese: “Signore, sono pochi quelli che si salvano?”» (Lc 13,22-30)
Torniamo a fare ricorso all’Antico Testamento, perché la porta stretta – che agli artisti mette forse paura – è pochissimo raffigurata (una su tutte, quella nel Battistero fiorentino di San Giovanni, della quale non abbiamo una buona riproduzione). Mentre incontra maggior favore il tema della salvezza, che consente immagini cariche di speranza.
Questo della colomba col ramo d’ulivo nel becco era un messaggio già dei primi cristiani, frequente nelle catacombe e nei sarcofagi. Era come un autoritratto, scaturito da una riflessione su se stessi, per auto-comprendersi: «Siamo dei salvati. Eravamo in uno tsunami e qualcuno ci ha tolti di lì, portandoci sulla terraferma»(non a caso, oltre alla colomba, venivano talvolta rappresentate la nave che trova il porto e l’ancora).
È Genesi 8 a raccontare la storia della colomba e dei suoi tre voli: dopo il primo fece ritorno immediato all’arca, perché non trovava «dove posare la pianta del piede»; dopo il secondo, riportò a Noè «una tenera foglia d’ulivo», facendogli capire che le acque s’erano ritirate dalla terra; e, dopo il terzo, la colomba «non tornò più da lui». Più avanti (Gen 9) apparirà un arcobaleno, come segno della nuova alleanza tra Dio e ogni essere vivente.
È curioso che la colomba, l’ulivo e l’arcobaleno siano poi diventati dei simboli di pace laici, di cui molti ignorano l’origine (abbiamo persino trovato chi sostiene che la prima colomba col ramoscello d’ulivo sia opera di Picasso). Ma, più che denunciare il furto, i cristiani di oggi potrebbero domandarsi quanto siano consapevoli d’essere dei salvati. E quali immagini riuscirebbero a creare, se fosse loro vietato l’uso della croce. Nella prima metà del Quattrocento, San Bernardino da Siena s’inventò il trigramma IHS, acronimo di Iesus Hominum Salvator, ripreso cent’anni dopo da Sant’Ignazio di Loyola: ulteriore sottolineatura della salvezza…
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