Frate lascia la parrocchia: “Si vede con una donna”.

Chiede di essere sollevato dal suo incarico diparroco perché sta passando un momento difficile e se ne va, in silenzio. Da un po’ di tempo, in quella chiesa di Macerata, c’è un nuovo parroco. I fedeli, che conoscevano bene il sacerdote, non si spiegano perché sia sparito senza dire una parola. Ma nel quartiere, la voce unanime è che si sia «fidanzato con una donna», o che perlomeno avesse avuto una «relazione per un determinato periodo». Motivo da cui sarebbe scaturita una crisi spirituale che l’avrebbe indotto a lasciare il suo incarico in quella chiesa.

Il parroco si sarebbe ritirato, dedicandosi a un periodo di riflessione. Voce che però padre Ferdinando Campana, ministro provinciale dei Frati minori delle Marche, smentisce in maniera perentoria. «Sì, ha chiesto di essere sollevato dall’incarico – spiega –, ma sono cose che capitano, è normale attraversare un momento difficile in cui c’è bisogno di riflettere. Riguardo le voci sul suo conto, invece, non è vero niente, e lo dico in qualità di superiore di questo frate, che ha dato le comunioni fino a poco tempo fa. Non ha fatto nulla di strano. Il periodo di difficoltà che sta attraversando va a coincidere tra l’altro anche con problemi di salute dei familiari, a cui vuole stare vicino».

Eppure, la stragrande maggioranza dei parrocchiani (preferiscono restare tutti anonimi) si dice sicura della faccenda che vedrebbe il parroco protagonista di una frequentazione più o meno assidua con una donna. «È un fatto risaputo – sottolinea una parrocchiana –. Ha lasciato la parrocchia per una crisi in seguito a questa sua relazione». «Si è fidanzato», dice un’altra donna. «È chiuso in un convento a meditare, non è frequente ma capita di cedere a una tentazione, come capita di avere una relazione extraconiugale in un momento di crisi di un matrimonio tra uomo e donna», commenta un’altra parrocchiana ancora. Dei residenti, poi, ci tengono a sottolineare che «un prete è sempre un essere umano; comunque sia andata non ha fatto nulla di male, non è giusto giudicarlo. Fa un certo effetto, ma non ha ammazzato nessuno».

Unica voce fuori dal coro, quella di una parrocchiana che parla di motivazioni personali del frate: «Se n’è andato perché voleva stare in convento, non nelle parrocchie». Se un sacerdote attraversa un forte periodo di crisi, dovuto ad esempio a una relazione, può chiedere una dispensa, una sorta di pausa dall’esercizio dalle funzioni che può durare un anno o due. Se, poi, la scelta vuole essere definitiva, lo comunica al vescovo e, una volta ottenuti i permessi da Roma, torna allo stato laicale.

ilrestodelcarlino.it

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