Sacerdote ucciso dalla mafia nel 1993: su Rai3 in onda un film sulla sua vita intitolato “Alla luce del sole”

Alla luce del sole, un film che racconta la vita del sacerdote italiano Giuseppe “Pino” Puglisi, andrà in onda questa sera alle 21.05. Il film è uscito nel 2005, e la parte di Puglisi è interpretata da Luca Zingaretti. Puglisi era un sacerdote della Chiesa cattolica che fu ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993 a Palermo, per via del suo impegno anti-mafioso. Da allora è diventato una specie di simbolo dell’antimafia: è stato ricordato con decine di articoli e libri, eventi pubblici, un film – Alla luce del sole – e una miniserie televisiva, Brancaccio. Il 25 maggio 2013 Puglisi è anche stato proclamato beato dalla Chiesa cattolica.

Puglisi era nato a Palermo nel 1937. Divenne sacerdote a 23 anni, nel 1960: nel corso della sua carriera, lavorò molto nei dintorni di Palermo, sia nelle parrocchie che nella diocesi. Fu assistente spirituale del gruppo della FUCI (Federazione universitaria cattolica italiana) di Palermo, pro-rettore del seminario di Palermo, e parroco di Godrano – un paese vicino Palermo – dal 1970 al 1978. Nel 1990 fu nominato parroco di San Graviano, una parrocchia del quartiere palermitano di Brancaccio, pesantemente controllato da Cosa Nostra, la mafia siciliana. Nei tre anni trascorsi a Brancaccio, Puglisi predicò spesso contro la mafia e si dedicò a riorganizzare l’oratorio locale per i bambini, ricevendo in cambio avvertimenti e minacce dai mafiosi. Repubblica ha scritto che durante una delle sue ultime prediche, Puglisi si rivolse direttamente ai mafiosi: «Parliamone, spieghiamoci, vorrei conoscervi e sapere i motivi che vi spingono a ostacolare chi tenta di aiutare ed educare i vostri bambini alla legalità, al rispetto reciproco, ai valori della cultura e dello studio».

Puglisi fu ucciso nel giorno del suo 56esimo compleanno con un colpo di pistola alla testa mentre tornava a casa: Suor Carolina Iavazzo, la sua più stretta collaboratrice di allora, ha raccontato che quella sera molti dei parrocchiani di Puglisi lo stavano aspettando per festeggiare. Anni dopo si scoprì che l’omicidio di Puglisi fu ordinato dai fratelli Giuseppe e Filippo Graviano, importanti boss di Cosa Nostra e potentissimi a Brancaccio. A uccidere materialmente Puglisi fu Salvatore Grigoli, che fu catturato nel 1997: Grigoli ha poi collaborato con le autorità e ha confessato di essere stato coinvolto in 46 omicidi. Entrambi i fratelli Graviano furono condannati all’ergastolo per essere stati i mandanti dell’omicidio. Secondo ANSA, «Grigoli ha raccontato che quando Don Pino Puglisi capì che stava per ucciderlo, disse ”me l’ aspettavo”, e sorrise al suo assassino».

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