Drastico calo di fedeli cristiani nella culla dell’illuminismo e della laicità: per questo in Francia, la diocesi pensa di mettere in vendita parte del patrimonio ecclesiastico e molte chiese diventeranno caffè o biblioteche.
Immediatamente le principali aziende immobiliari hanno messo gli occhi su una serie di chiese che secondo gli stessi cattolici andrebbero convertiti ad altro uso o destinazione: secondo il 71% degli intervistati nel sondaggio Odoxa, infatti, è preferibile la trasformazione di una parrocchia che il suo abbattimento. Ci sono poi dei precedenti che raccontano dell’attaccamento ancora molto radicato che i francesi – non solo fedeli cristiani – nutrono nei confronti delle chiese: nel 2007, infatti, a Nancy la mobilitazione dei cittadini con tanto di firme e riuscì a scongiurare la trasformazione della locale chiesa nella filiale della catena di fast-food KFC.
Dal 2010, sono state cedute due o tre chiese all’anno in media, soprattutto in provincia: «In parrocchia affluiscono sempre meno fedeli e i finanziamenti sono in calo. Non ci sono più i mezzi per mantenere un tale patrimonio e al tempo stesso mancano i preti per dare la messa», ha raccontato l’agente immobiliare specializzato, Patrice Besse, sottolineando come un numero sempre maggiore di diocesi si veda «costretto a vendere una parte dei beni». Ma il numero è destinato a salire: «Siamo solo all’inizio, nei prossimi anni – sempre secondo Besse – si venderanno oltre mille chiese». «Il patrimonio ecclesiastico non gode di ottima salute. Dal 2000 sono state demolite ventisette chiese e due rischiano di esserlo quest’anno» sono state le parole di Edouard de Lamaze, presidente dell’Osservatorio dei beni religiosi (Obs).
Verrebbe da chiedere cosa ne pensa papa Francesco in merito a questo drastico calo di fedeli nella patria non solo della laicità, ma anche di fenomeni come la Vandea o di personaggi come Giovanna d’Arco. Il suo predecessore, papa Benedetto XVI, aveva denunciato con lungimiranza l’elevazione dei centri commerciali a nuove cattedrali e la trasformazione della domenica dal “giorno del Signore” nel più commerciale “fine settimana” dedicato al “tempo libero”. Purtroppo, quello che sta accadendo in Francia con la svendita delle chiese, sta confermando quanto preannunciato da Ratzinger.
fonte: lultimaribattuta.it