RIMINI. Il calo delle vocazioni è progressivo. Attualmente sono 162 i presbiteri diocesani e 46 sono i sacerdoti religiosi: a inizio anni Duemila erano un terzo in più. Il seminario costruito a Covignano con 200 posti ormai è diventato una scuola. Perché? «Anche perché fare il prete non è più un’idea che attrae». La Diocesi non ha però intenzione di farsi trovare impreparata. «Abbiamo già messo in atto un piano per sopperire alle carenze, l’età media è di 67 anni e ora dovranno tornare a fare solo i preti». Ma in questo piano non sono previsti i don che «arrivano da altre nazioni: da altre parti lo fanno, noi per ora non vogliamo». Lo spiega don Andrea Turchini, rettore del Seminario e direttore dell’Ufficio vocazioni, che non ha paura di ammettere: «Gli scandali? E’ tempo di metterci in gioco, non ci possiamo più nascondere». (…)
La pubblicazione della notizia soprariportata ha suscitato la reazione dell’ass. dei sacerdoti lavoratori sposati, fondata nel 2003 da don Giuseppe Serrone: “Il calo delle vocazioni potrebbe essere risolto con la riammissione nelle parrocchie senza sacerdote dei preti sposati e delle loro famiglie che sono una grande risorsa per la Chiesa”.
fonte: Corriere Romagna