Si è avvalso della facoltà di non rispondere don Giorgio Porcellana, il prete salesiano di Alassio arrestato nell’ambito di una vasta inchiesta relativa al traffico di materiale pedopornografico video sul Web. Il sacerdote di Alassio è stato interrogato questa mattina per rogatoria nel carcere san’Agostino di Savona dal giudice per le indagini preliminari Fiorenza Giorgi.
Il religioso di 49 anni nato ad Asti aveva vissuto per diversi anni a Oulx, località della Val di Susa, in provincia di Torino, ma da circa tre mesi si trovava presso l’istituto Don Bosco nella città del muretto, pare per trovare benefici ai problemi di salute dall’aria di mare. Don Giorgio è stato arrestato ieri nell’ambito dell’operazione condotta dalla Polizia Postale, che ha portato all’esecuzione di una trentina di ordinanza di custodia cautelare in carcere in tutta Italia, emesse dal Tribunale di Milano. Il Gip di Milano Paolo Guidi ha infatti delegato i colleghi delle varie sedi giudiziarie dove sono stati bloccati i presunti pedofili.
Secondo quanto è emerso gli indagati avrebbero acquisito e scambiato materiale pedopornografico sul web, tra cui fotografie e video di bambini di pochi anni. In particolare il parroco 49enne pare che, durante le conversazioni con gli altri utenti del Web si fingesse un manager statunitense. L’uomo grazie a questa falsa identità avrebbe scambiato video e immagini che, in base alle indagini, sarebbero stato di esplicito carattere pedopornografico.
Inoltre per don Giorgio Porcellana è arrivata la sospensione cautelativa da parte della Congregazione. La decisione dalla comunità salesiana piemontese quella de “la sospensione da ogni ministero pastorale e sacramentale”: “Si tratta di accuse gravissime, incompatibili con la vocazione e la missione sacerdotale. Esprimiamo la nostra piena fiducia nella magistratura perchè possa fare luce sulla vicenda e manifestiamo incondizionata solidarietà a chiunque possa essere stato anche indirettamente vittima di abuso e strumentalizzazione tramite immagini e video su internet”, affermano.
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