Una signora, sul blog “Come Gesù” del prete e scrittore Mauro Leonardi, mi chiede: “Quando Gesù ha detto ai discepoli non sposatevi?”. In realtà, Gesù non ha mai detto a nessuno di non sposarsi. Gesù disse: “Vi sono eunuchi che sono nati così dal grembo della madre, e ve ne sono altri che sono stati resi tali dagli uomini, e ve ne sono altri ancora che si sono resi tali per il regno di Dio. Chi può capire, capisca” (Mt 19, 12). E’ la risposta che il Signore diede agli apostoli, quando gli fecero osservare che se l’uomo non aveva la possibilità di ripudiare la moglie, tanto valeva che non si sposasse. Non si tratta di un comandamento, e neppure semplicemente di un consiglio. Gesù non disse: “Se volete seguire me, non vi sposate”, non indicò lo stato di “eunuco” come la condizione indispensabile per la sequela di Cristo. Disse che alcuni lo facevano, che alcuni arrivavano a rinunciare al matrimonio, poiché in tal modo ritenevano di “conseguire più facilmente la salvezza, mettendosi a disposizione del Regno di Dio” (Angelo Lancellotti). La Chiesa cattolica, considerando la rinuncia al matrimonio condizione indispensabile per il sacerdozio, si mette palesemente in una posizione diversa da Cristo. E’ un arbitrio.
Renato Pierri
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